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Home » 10.000 Orti in Africa » Orto scolastico di Bagraogo

Orto scolastico di Bagraogo

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Burkina Faso

Centre

L’orto scolastico di Bagraogo, che si estende su una superficie di quasi 200 metri quadri, è situato nel cortile della scuola, sul lato nord, su un terreno in parte sabbioso e in parte acquitrinoso, favorevole alla coltivazione.
Il villaggio di Bagraogo si trova nel comune rurale di Tanghin-Dassouri, sull’asse Ouagadougou-Koudougou, a quasi 20 chilometri da Tanghin-Dassouri e a 60 chilometri da Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso.
La scuola di Bagraogo conta tre classi, tre insegnanti e 147 studenti di età compresa tra i 6 e i 15 anni. Essa è entrata a far parte del progetto degli orti dopo una serie di visite, scambi e incontri di formazione avvenuti sotto la supervisione della condotta Slow Food Bagaré.
L’orto è coltivato principalmente dagli alunni delle due classi del corso elementare (CE1 e CE2, corrispondenti al terzo e al quarto anno), con l’appoggio degli insegnanti e il sostegno dell’Associazione dei genitori degli alunni (APE).
L’orto ha un ruolo pedagogico fondamentale in quanto consente agli studenti di fare lezione all’esterno e di apprendere in maniera diretta e non teorica.
I prodotti coltivati nell’orto sono diversi: gombo, “boulvanka”, “borombouri”, arachidi, acetosella.
Nell’orto sono impiegate tecniche di fertilizzazione del suolo naturali come le aiuole a cumulo e il concime organico, mentre per contrastare i parassiti si usano metodi naturali quali il neem e la cenere.
I prodotti dell’orto in parte sono utilizzati in cucina, in parte vengono venduti al mercato del villaggio e i guadagni servono per pagare le spese della scuola.

Area
Bagraogo, comune rurale di Tanghin-Dassouri, provincia di Kadigo, regione del centro

Coordinatore
Christine Damiba Compaore

Slow Food in Burkina Faso

Il Burkina Faso, paese dell’Africa occidentale, si caratterizza per la grande diversità culturale: nel paese convivono più di 60 etnie e lingue diverse. Non ha accesso al mare, e metà del suo territorio ha un clima saheliano arido. La desertificazione e la siccità sono alcuni dei suoi problemi più gravi, ma esistono numerose iniziative per uno sviluppo integrato dei territori. Già nel 1987, il presidente Thomas Sankara proponeva di riformare l’agricoltura attraverso l’applicazione di pratiche agroecologiche per garantire la sovranità alimentare e l’indipendenza del paese. E' celebre il suo slogan: “Produrre in Africa, trasformare in Africa e consumare in Africa. Produciamo ciò di cui abbiamo bisogno e consumiamo quel che produciamo invece di importarlo”. La rete Slow Food è nata nel paese a partire dal 2004. Molti orti agroecologici, scolastici e comunitari, sono stati realizzati in diverse regioni. Gli orti hanno permesso di sviluppare la rete e di iniziare un importante lavoro di mappatura dei prodotti alimentari e dei piatti tradizionali, individuare Presìdi, e accompagnare le comunità del cibo in un percorso di valorizzazione di prodotti unici e di qualità. A febbraio 2017 è stato organizzato a Ouagadougou il primo Terra Madre dell’Africa dell’Ovest, permettendo alla rete locale di riunirsi e confrontarsi sui prodotti, la cucina e i saperi tradizionali, ponendo così le basi per la creazione di una rete ancora più forte, che comprende comunità, associazioni e autorità locali. La rete, in questa fase, sta lavorando in particolare per coinvolgere cuochi e individuari locali in cui si possa mangiare cibo locale, “buono, pulito e giusto”.

Informazioni sull'orto

Tipo:Scolastico
Superficie in m2:200
Condotta Slow Food:Komsilga le Naturel
Coordinatore:Jean Victor Ouedraogo
Gemellato con:Eataly

Foto

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