L’orto Slow Food Almasjid si trova nella regione di Zear, nella nuova Medinat d’Alfirdaouss, una città nei pressi di Rabat situata tra Rabat e Tamesna. Alfirdaouss è un termine arabo che significa paradiso. La scuola conta circa 235 allievi, un direttore e sette insegnanti. I ragazzi che la frequentano sono in parte provenienti da aree rurali, e per loro l’agricoltura è un’attività onnipresente nella vita quotidiana, in parte dalla città e non hanno quasi alcun contatto con la terra. L’orto occupa una superficie di 350 m2. La scuola comprende anche un’associazione per la natura e la cittadinanza ecologica molto attiva, diretta da un professore appassionato e appassionante, il signor Brahim, che ha vissuto la sua infanzia tra campi e alberi! "Per molto tempo", racconta, "l’uomo ha pensato che il suo sviluppo non avesse alcuna conseguenza e non ponesse alcun pericolo per l’ambiente, poiché la natura era in grado di ristabilire i grandi equilibri fondamentali, e che, in fondo, ogni generazione ereditasse un capitale intatto. Oggi, sappiamo che i nostri stili di vita hanno effetti nefasti sulla natura. I miei genitori mi hanno preparato a una vita da contadino, ma i cambiamenti della vita moderna sono molto profondi ed è nostro dovere guidare le nuove generazioni". Il sig. Brahim, che ha più di 40 allievi (ragazzi e ragazze) propone una visione dinamica ed invita i ragazzi ad agire per salvaguardare l’ambiente. "L’orto offre la possibilità di applicare le conoscenze e i saperi pratici appresi in classe: matematica, lettura e scienze biologiche", spiega Jamila, una studentessa della scuola. "Promuove l’autosufficienza alimentare", aggiunge Kamal, membro dell’associazione dei genitori. La gestione dell’orto segue un calendario stabilito. I ragazzi svolgono tutti i lavori, vanno nell’orto per imparare e formarsi in materia di educazione all’ambiente e all’alimentazione. L’orto Almasjid si ispira alle tecniche tradizionali: uso del letame, compostaggio, consociazione e rotazione delle colture, gestione degli scarti della raccolta, associazione di alberi alle colture (sono presenti alcuni alberi da frutta). È altrettanto importante coprire il terreno con la tecnica della pacciamatura per conservarne le riserve d’acqua. In effetti, coprire il terreno (con paglia o erba tosata) non solo limita l’evaporazione del suolo, ma lo arricchisce di humus. Inoltre, lavorare la terra in superficie permette una migliore circolazione dell’acqua dal suolo alle radici. Gli ortaggi coltivati nell’orto Almasjid sono varietà locali; i semi e le piante sono acquistati al souk settimanale presso piccoli contadini della regione o portati dagli allievi della scuola. Nell’orto troviamo melanzane, peperoni verdi, ravanelli, pomodori, zucchini, cavoli e cetrioli. Sono coltivate anche piante aromatiche e medicinali, come menta, origano, sedano, lavanda e timo, utili per lottare contro gli insetti nocivi. Sono utilizzati anche altri metodi di lotta naturali, come una soluzione di alcol e sapone, l’infuso di tabacco, insetticidi a base di aglio ed olio e sapone. Con gli ortaggi dell’orto scolastico vengono preparati alcuni piatti della mensa, realizzando così il principio del cibo che arriva "dal campo alla tavola".
Area
Città di Medinat d’Alfirdaouss, regione di Zear
Coordinatore
Younes Zghari