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Home » 10.000 Orti in Africa » Orto familiare di Stella e Okilla, Esirulo

Orto familiare di Stella e Okilla, Esirulo

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Kenya

Western

Situato nella contea di Vihiga, distretto di Emuhaya, zona Esirulo. Stella e suo marito Okilla gestiscono un orto di famiglia, anche se di solito il lavoro è ripartito sui sette membri della famiglia. Lavorare in coppia porta armonia in casa, e per gli operatori di assistenza è più facile fare visita alla famiglia e interagire con i coltivatori. L’orto, che misura 0,4 ettari, è ben concepito: Stella tiene una piantina dell’orto e annota accuratamente le varietà piantate in ciascuna aiola. In questo modo la rotazione delle colture risulta più facile: consultando le piantine è possibile sapere dove e quando è stata piantata una certa varietà e quando alternare le colture. Tra i prodotti dell’orto ci sono banane, fagioli, mais, maranta, “erba degli elefanti”, manioca, noci di terra e verdure indigene. Allevano inoltre pollami locali, che forniscono uova e carne, e capre, da cui ricavano latte e carne. L’orto è la principale fonte di sostentamento della famiglia, che consuma cibo sano, dal momento che per la coltivazione ci si serve esclusivamente di metodi organici, a totale esclusione dei prodotti chimici di sintesi. Anche i pesticidi sono fabbricati in casa a partire da piante locali che aiutano a tenere a bada parassiti e malattie.

Località
Zona di Esirulo, distretto di Emuhaya

Prodotti

  • fagiolo
  • mais
  • maranta
  • erba degli elefanti
  • manioca
  • arachide
  • banana dolce

Slow Food in Kenya

Il paese più ricco e dinamico dell'Africa dell'est, che nella capitale Nairobi ospita le sedi delle maggiori istituzioni internazionali (ONU, FAO, WB, etc) è da anni simbolo di grandi contraddizioni ed è alle prese con sfide impegnative: migrazioni interne legate ai cambiamenti climatici (i periodi di siccità prolungata negli ultimi 30'anni sono diventati sempre più frequenti e intensi) e alle instabilità politiche nell'area; continue pressioni esercitate dalle multinazionali sul governo affinché il paese produca a beneficio dell'esportazione e facendosi carico delle conseguenze (inquinamento ed esaurimento delle risorse, speculazioni sui terreni coltivabili, privatizzazione e finanziarizzazione dei servizi pubblici). Nel 2016 il National Assembly Committee of Agriculture ha confermato il divieto di coltivazione degli OGM ma le sperimentazioni proseguono. Gli investimenti principali nel settore agricolo nazionale – che coinvolge circa il 75% della popolazione - riguardano alcune filiere produttive (mais e cereali, allevamento intensivo) e insistono sul bisogno di aumentare la produttività, anziché puntare a differenziare la produzione, garantire maggiore sostenibilità ambientale e migliorare la distribuzione dei beni comunitari. Slow Food è attivo in Kenya dal 2004 e oggi coinvolge una rete forte che difende la biodiversità locale, promuove la produzione sostenibile e il consumo responsabile, e crea connessioni tra gruppi indigeni, tra pastori e contadini, tra produttori e cuochi. L’Associazione è formalmente registrata e riconosciuta dal governo; collabora con altre organizzazioni internazionali e locali, con autorità pubbliche, istituzioni e media. I giovani sono coinvolti nel progetto degli orti e nella lotta contro lo spreco alimentare, promuovendo un’agricoltura sostenibile, informando sulle minacce alla sovranità alimentare, favorendo la coesistenza pacifica tra le varie comunità attraverso scambi di conoscenze e dando dignità alle tradizioni culinarie keniote. In questi anni è stata realizzata una importante mappatura dei prodotti a rischio di estinzione (sfociata in un libro sui prodotti dell’Arca in Kenya e nell’avvio di diversi Presìdi), grazie al coinvolgimento di una rete ampia e alla collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche (attraverso il programma di borse di studio Slow Food, oltre 10 kenioti si sono laureati in Italia, all’Università di Scienze Gastronomiche). Il progetto dell’Alleanza dei Cuochi è stato lanciato nel 2016 e Slow Travel - un’iniziativa sul turismo responsabile – ha cominciato a sensibilizzare consumatori e visitatori su prodotti/iniziative locali e sullo sviluppo sostenibile. Blog: slowfoodkenya.wordpress.com

Informazioni sull'orto

Tipo:Comunitario
Superficie in m2:4000
Persone coinvolte:7
Condotta Slow Food:West Kenya
Coordinatore:Ferdinand Wanyonyi Wafula
Gemellato con:Condotta Slow Food Basso Mantovano

Foto

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