Casabe, Aö
Il casabe è un pane tipico delle comunità Sieko Pai, Sequoya Remolino e San Pablo de Katëtsiaya, nella regione amazzonica dell’Ecuador.
È un pane di forma circolare, appiattito come una tortilla, prodotto con varietà autoctone di manioca. Queste varietà sono definite velenose a causa della moderata tossicità dovuta alla presenza di acido cianidrico. Queste varietà comprendono il kwero, il këyesima o yucca bianco, il yuyanzo ceiboor, il meakëyesima, il sakakë , il yajakë, il oresima, il niasima, il watipone, il uekok e altre due varietà molto rare.
Il pane casabe è utilizzato per accompagnare tutti i piatti tradizionali dei Sieko Pai come le zuppe, le salse e il pesce. Il procedimento di preparazione è complesso e inizia con la pulizia accurata della manioca, con una sorta di pennello. Si grattugia poi il tubero in un recipiente. Il succo rilasciato durante l’operazione è raccolto in un altro contenitore, mentre la polpa grattugiata è compressa all’interno di uno strumento (chambira) costruito con la fibra della palma locale, perché rilasci tutto il liquido rimasto. La polpa rimanente è ancora centrifugata. L’amido che si deposita e il succo sono riservati per zuppe, salse e altri piatti tradizionali. L’impasto residuo, invece, viene appiattito con un mortaio in legno e sospeso. Nel frattempo si riscaldano i vasi di creta, l’impasto viene distribuito uniformemente e appiattito, i bordi sono puliti con uno strumento di legno fatto di germogli di palma e lo stesso strumento viene utilizzato per girare il tutto. Il pane che si ottiene deve essere cucinato per tre minuti su ogni lato e poi appeso ad asciugare al sole. Se conservato con attenzione può durare fino a sei mesi. La manioca in questa regione è preparata e consumata fin dai tempi antichi.
Per i Sieko Pai, è stato Nane Paina (il creatore dell’universo), a donare la manioca all’uomo e per questo è sempre presente sulle tavole Sieko Pai. Purtroppo, a causa del lungo processo di preparazione, oggi la casabe viene prodotta solo in zone molto limitate e per autoconsumo.
Foto: © Paolo Demetri
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