Anón
L’annona cherimola, Annona squamosa (Annonaceae), è un albero che misura dai 3 ai 7 metri di altezza. Il frutto è coperto di scaglie molto pronunciate che contengono una polpa bianca, dolce, burrosa e molto nutritiva. I semi, fondamentali per la propagazione della specie, hanno un colore scuro e sono estremamente lisci. L’annona cherimola cresce bene in terreni calcarei, arenari, argillosi, con buon drenaggio.
Esistono diverse varietà di annona cherimola. La varietà senza semi produce un raccolto più scarso e ha frutti dal sapore meno intenso rispetto alla varietà con i semi. Un tempo questa pianta si coltivava in tutta l’isola di Cuba. Ora la vespa Bephratelloides cubensis infesta i semi e un fungo collegato a questa mummifica i frutti già cresciuti sulla pianta. Un’altra minaccia viene dagli uccelli e dai piccoli roditori che si cibano dei frutti maturi.
Tutti questi motivi hanno fatto sì che la coltivazione di questa pianta si sia ridotta e che oggi la sua presenza sia minima e limitata ai giardini delle case e il consumo principalmente famigliare. Si usa per cucinare dolci, succhi, gelati e bibite per cerimonie religiose. Tuttavia il modo in cui viene consumata maggiormente è in forma di succo che si ottiene estraendo con un cucchiaio la polpa dal frutto, mettendolo in un colino ed schiacciando la polpa per estrarne la parte liquida. Si aggiunge poi un po’ di zucchero, acqua e un pizzico di sale.
Torna all'archivio >Sin embargo, existen otras variedades de esta especie, como la variedad sin semillas, que produce escasas cosechas y el sabor es menos atractivo que el de los frutos normales con semillas.
Anteriormente se cultivaba esta especie en toda la isla de Cuba. Pero desafortunadamente, la avispa, Bephratelloides cubensis infesta las semillas y un hongo asociado momifica los frutos ya crecidos en el árbol. Otro aspecto es el ataque de aves y pequeños roedores, los cuales se comen los frutos madures. Razón por la cual muchas personas se han desalentado a cultivar el anón de ojos (con semillas), estando hoy en día muy poco presente en el país y disponible solo en los patios de casas para el consumo familiar.
Se realiza en recetas de postres, jugos, refrescos, helados y bebidas religiosas. Sin embargo, la forma más común de consumo es en jugo, el cual se elabora al abrir la fruta con las manos y extraer la masa con una chuchara sin raspar la cáscara. Luego se vierte en un colador y se presiona la pulpa para extraer el jugo, al cual se le agrega un poco de azúcar, agua y una pizca de sal.
