Il pomodorino siccagno di Zagarise è un ecotipo che è stato selezionato grazie al costante impegno degli agricoltori nell’entroterra della fascia ionica, un territorio con particolari condizioni ecologiche. La sua coltivazione inizia sulle colline della Presila catanzarese, in mezzo agli oliveti, e si arrampica fino a 800, addirittura 1000 metri sul livello del mare.
La bacca è piccola (il peso medio è di 60 grammi), ha forma tondeggiante, liscia o leggermente costoluta e colore rosso intenso. Grazie alla scarsa presenza di acqua nel frutto e alla buccia spessa, è ottimo per la conservazione invernale. Prima del secondo dopoguerra gli ecotipi di seccagno (detto anche siccagno o pomodoro da secca), erano molto diffusi, non solo in Calabria e Sicilia, ma in tutto il Sud Italia fino al Lazio: si raccoglievano appena maturi e si conservavano appesi in trecce per tutto l’inverno.
Le piante hanno un’altezza inferiore al metro e, in seguito alla formazione e al peso delle bacche, si accasciano su sé stesse. Di recente, per facilitare le operazioni di raccolta, si è diffuso l’uso di sostegni in legno. La coltivazione avviene in aridocoltura, ovvero non prevede alcuna irrigazione. Anche per questo, richiede molto lavoro manuale: per evitare di disperdere acqua, il terreno superficiale deve essere zappettato molto spesso.
Il pomodorino siccagno di Zagarise ha un gusto intenso e agrodolce, molta polpa e un elevato contenuto zuccherino. Si mangia perlopiù fresco, in insalata e sughi, oppure trasformato in passata, pelati, filetti, pomodori secchi. Quando la stagione produttiva volge al termine, si raccolgono le bacche che non arriveranno a maturazione e si prepara “u salaturu”, mettendo in salamoia pomodori e olive verdi, ma anche altre verdure e aromi come aglio e finocchietto; ogni famiglia ha la propria ricetta.
L’obiettivo è di sostenere il lavoro e l’impegno di una comunità di piccoli produttori per salvare e promuovere un prodotto di grande valore per la gastronomia e la cultura locale, ma anche una coltivazione con un impatto ambientale minimo: questo ecotipo, infatti, non ha bisogno di irrigazione e non richiede trattamenti chimici, perché è poco suscettibile alle patologie.
Area di produzione
Comune di Zagarise, Parco Nazionale della Sila, Catanzaro
Partner tecnico
Arssa – Agenzia Regionale per i servizi di sviluppo agricolo
Sostenuto da
Comune di Zagarise
Giuseppina Faragò
Via della canonica, 41
Zagarise (Cz)
Tel. 339 2536526
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Giuliano Guercio
Via Milano, 1
Zagarise (Cz)
Tel. 338 4618062
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Maria Raimondo
II traversa Torino, 2
Zagarise (Cz)
Tel. 339 2769290
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Nicola Scorza
Via Milano, 33
Zagarise (Cz)
Tel. 334 3836418
Nicolascorza10@gmail.com
Luigi Mangone
Tel. 339 4738120
Luigi.mangone91@gmail.com
Responsabile Slow Food condotta di Catanzaro
Giuseppe Caruso
Tel. 338 6612007
caruso_g@libero.it