Igname rampicante del Bukunja

Presidio Slow Food

Uganda

Kampala

Ortaggi e conserve vegetali

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Igname rampicante del Bukunja

L’igname rampicante è coltivato in Uganda da generazioni. I contadini ugandesi, nel tempo, hanno selezionato molti ecotipi diversi. I più noti sono i cosiddetti igname balugu. Il termine “balugu” fa rimerimento a molteplici varietà, tra cui kyetutumula, luyiki, nandigoya, kisebe e ndaggu. Nella foresta esiste anche un igname rampicante selvatico detto kaama.
Si coltiva all’interno di buche rettangolari: il seme (come per le patate, si tratta di una parte dei tuberi raccolti durante la stagione precedente) si sistema sopra al terreno morbido e si ricopre con uno strato di erba secca, che lo protegge, senza impedire ai germogli di spuntare. Quando la pianta inizia a germogliare, la si indirizza verso il tronco dell’albero più vicino (generalmente un ficus natelensis o omutuba, in luganda) su cui si arrampica arrivando a coprire la chioma dell’albero per poi ridiscendere. L’igname rampicante, infatti, ha liane lunghe decine di metri e rami spinosi alla base (le spine raccolgono acqua per la sopravvivenza nei periodi di siccità). Si coltiva insieme a diverse verdure (come cavoli, zucche, fagioli, tra cui i locali e piccolissimi ntinamuti o nkolimbo), al matoke (la tipica banana da cuocere, cibo di base in Uganda) e ad altre varietà di banani.
Inizia a produrre dopo nove mesi e la sua radice, che arriva a pesare addirittura 80-100 chili, è pronta per la raccolta quando la pianta è secca e ha perso tutte le foglie. Per estrarla, si scava fino a tre metri di profondità, e si zappa il terreno tutto intorno e sotto la radice, liberandola senza danneggiarla.
Con il tempo, la coltivazione del balugu è stata progressivamente abbandonata a favore di matoke, manioca, patate dolci e mais, piante più produttive. Tuttavia il balugu è ancora la base di numerose ricette tradizionali del paese: può essere affettato e servito con foglie di banane, consumato fresco o fritto in rondelle, bollito insieme ai legumi o, ancora, trasformato in farina utilizzata per torte e porridge. Ricco di vitamine, potassio, fibre e manganese, è usato anche per curare le eruzioni cutanee.
La sua importanza è legata anche alla conservabilità: si può stoccare e serbare per quattro o cinque mesi, diventando così un’importante risorsa di cibo per i periodi di siccità.

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L’igname rampicante balugu è stato riscoperto e promosso da Hassan Kyeswa, un contadino che prima ha imparato la tecnica di coltivazione da un anziano del villaggio e poi l’ha trasmessa a molti giovani contadini della comunità locale, membri della Bukunja Youth Farmers Association (Byfa).
Il Presidio è nato nel 2016 per valorizzare il lavoro di questi giovani e salvaguardare la biodiversità locale. I produttori sono 40 (10 donne e 30 uomini) e più della metà ha meno di 35 anni. Durante tutte le fasi della produzione lavorano insieme e associano la coltivazione dell’igname ad altre colture (verdure, caffè, banani, matoke, ...) e all’allevamento (polli di razze locali, maiali).
Il Presidio aiuta gli agricoltori a promuovere e commercializzare i loro prodotti sui mercati locali, al Mercato della Terra di Mukono-Wakiso, e attraverso la rete Slow Food in Uganda.

Area di produzione
Villaggio di Lubongo, contea di Ngogewe, regione di Bukunja, distretto di Buikwe.

Presidio sostenuto da
Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo
10 donne e 30 uomini riuniti nella Bukunja Youth Farmers Association
Responsabile dei produttori
Umar Kityo
tel. +256 704600809, +256 779131224
kityoumar@gmail.com

Hussein Ssebadduka
Tel. +256 703962923

Responsabile del Presidio
John Kiwagalo
tel. +256 777 535575
jonniekhe07@gmail.com

Slow Food Uganda office
Josephine House, Plot 218, Kayunga Road – P.O.Box 259, Mukono
tel. +256 200906662 +256 392178204
info@slowfooduganda.org
L’igname rampicante balugu è stato riscoperto e promosso da Hassan Kyeswa, un contadino che prima ha imparato la tecnica di coltivazione da un anziano del villaggio e poi l’ha trasmessa a molti giovani contadini della comunità locale, membri della Bukunja Youth Farmers Association (Byfa).
Il Presidio è nato nel 2016 per valorizzare il lavoro di questi giovani e salvaguardare la biodiversità locale. I produttori sono 40 (10 donne e 30 uomini) e più della metà ha meno di 35 anni. Durante tutte le fasi della produzione lavorano insieme e associano la coltivazione dell’igname ad altre colture (verdure, caffè, banani, matoke, ...) e all’allevamento (polli di razze locali, maiali).
Il Presidio aiuta gli agricoltori a promuovere e commercializzare i loro prodotti sui mercati locali, al Mercato della Terra di Mukono-Wakiso, e attraverso la rete Slow Food in Uganda.

Area di produzione
Villaggio di Lubongo, contea di Ngogewe, regione di Bukunja, distretto di Buikwe.

Presidio sostenuto da
Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo
10 donne e 30 uomini riuniti nella Bukunja Youth Farmers Association
Responsabile dei produttori
Umar Kityo
tel. +256 704600809, +256 779131224
kityoumar@gmail.com

Hussein Ssebadduka
Tel. +256 703962923

Responsabile del Presidio
John Kiwagalo
tel. +256 777 535575
jonniekhe07@gmail.com

Slow Food Uganda office
Josephine House, Plot 218, Kayunga Road – P.O.Box 259, Mukono
tel. +256 200906662 +256 392178204
info@slowfooduganda.org

Territorio

NazioneUganda
RegioneKampala

Altre informazioni

CategorieOrtaggi e conserve vegetali