Il Ponente ligure è una sottile striscia di territorio compresa tra le spiagge occidentali del mar Ligure e le creste delle Alpi Marittime che segnano il confine con la Francia e il Piemonte, ed è caratterizzata da strette e lunghe valli, spesso inaccessibili e selvagge. Nei secoli, gli abitanti di queste terre hanno ricavato spazi coltivabili strappandoli alle pendici rocciose e scavando i tipici terrazzamenti detti “fasce” o “maixei”, ancora oggi teatro di un’agricoltura eroica.
In questa zona di confine, in particolare nel territorio della provincia di Imperia, due sottospecie di api, la bionda (Apis mellifera ligustica), endemica della penisola italiana, e la nera (Mellifera Mellifera) proveniente dalla vicina Francia, si incontrano ibridandosi naturalmente da millenni, dando vita a un ecotipo ligure, comunemente chiamata ape nera del Ponente ligure.
L’ape nera del Ponente ligure è molto resistente: si è infatti adattata al particolare microclima e alla flora locale, gestendo le risorse e volando anche in condizioni climatiche avverse. Osservando alcune colonie in grado di sopravvivere nei tronchi di alberi o in anfratti di roccia, alcuni apicoltori delle valli interne hanno deciso di scommettere su quest’ape, allevandola e cercando di preservarla.
Lo stretto contatto con un ambiente totalmente naturale ha spinto verso una rigida selezione degli individui più forti, che oggi riescono più facilmente a contrastare le minacce che il mondo dell’apicoltura deve fronteggiare, tra cui patogeni, specie aliene, inquinamento e cambiamento climatico.
Nonostante la robustezza di questo impollinatore, la consistente introduzione di diverse sottospecie verificatasi a partire dal secondo dopoguerra ne ha causato una significativa erosione genetica, a cui oggi si unisce l’ulteriore minaccia di un insetto invasivo, la vespa velutina o calabrone asiatico, che nutre le proprie larve cacciando le api in volo. La grande voracità e la forte capacità di colonizzare interi areali, costruendo nidi in luoghi difficili da raggiungere, rende la vespa velutina un vero incubo per api e apicoltori.
Le aziende apistiche che preservano l’ape nera del Ponente ligure sono di piccola dimensione: dall’allevamento delle api ricavano miele – in prevalenza millefiori di macchia mediterranea, erica, castagno, propoli e polline. Nella gestione degli alveari è prassi degli apicoltori lasciare alle famiglie di api un quantitativo di miele sufficiente per affrontare il periodo invernale.
Stagionalità
Il miele si raccoglie dal mese di aprile sino a settembre ed è reperibile sul mercato tutto l’anno
Torna all'archivio >Il Presidio nasce per sostenere lo sforzo di questi apicoltori nel preservare l’ape nera e stimolare l’attenzione sull’importanza della tutela degli ecotipi locali ancora presenti sul territorio, per la loro capacità di evolvere e adattarsi alle caratteristiche dell’ambiente. Tra gli obiettivi della comunità di apicoltori, vi è la realizzazione di un apiario didattico in cui svolgere attività educative e di inclusione sociale.
Area di produzione
Provincia di Imperia
Sostenuto da
Saloni Davines grazie alla campagna Bee Strong
Agriturismo Ca’ De Na
di Dario Pastor
Frazione Buggio
Pigna (Im)
Tel. 388 4234478
info@agricadena.it
www.agricadena.it
Le Api di Airole
di Fabrizio Zagni
Via Repubblica, 1
Airole (Im)
Tel. 347 7231369
fabrizio.zagni@tiscali.it
Il Cappero Viola
di Davide Maggio
Pian del Soglio
Apricale (Im)
Tel. 348 8637262
Ilcapperoviola@gmail.com
Fabrizio Zagni
Tel. 347 7231369
fabrizio.zagni@tiscali.it
Referente Slow Food
Luciano Barbieri
Tel. 338 2882040
lucienbarbieri@gmail.com