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Home » 10.000 Orti in Africa » Orto scolastico di St Louis Anglican

Orto scolastico di St Louis Anglican

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Nigeria

Ondo

La St Louis Grammar School si trova lungo la strada della circoscrizione di Ondo, nel cuore di Akure. Questa ex scuola cattolica si trova su un terreno in pianura e fertile, adatta a seminativi e colture da reddito. La scuola ha orti separati per ogni classe; ogni anno l’orto migliore riceve un premio in base alla dimensione e alla resa della coltivazione. L’area totale degli orti è di 6 acri di terreno. Circa 800 studenti di età media compresa tra 12 e 17 anni coltivano e partecipano alle attività orticole. Le colture principali sono mais, manioca, angurie, gombo, igname, patate, taro e altre verdure. Gli orti godono del sostegno della Parent Teachers Association: l’80% dei semi e delle piantine sono stati donati dai genitori per promuovere le colture indigene e le tradizioni alimentari locali.
Il raccolto è usato per preparare i pasti consumati giornalmente a scuola, soprattutto per le classi di studenti residenti. Mais e altri prodotti sono inoltre venduti alla comunità. Il team di coordinamento di Slow Food in Nigeria è felice di aiutare il Young Farmers Club della scuola con materiali promozionali, come le T-shirt, per dare una mano a diffondere la filosofia del buono, pulito e giusto nel sistema orticolo della scuola. Tutti gli insegnanti di agricoltura della scuola sono coinvolti nel progetto. Gli orti sono coordinati da Atoye J.O (responsabile del dipartimento di agricoltura della scuola), con il sostegno di altri 3 insegnanti di altre classi.

Area
Akure

Coordinatore
Atoye J. O. (responsabile del dipartimento di agricoltura della scuola)

Slow Food in Nigeria

La Nigeria, il paese più popoloso del continente africano con 186 milioni di cittadini e federato in 36 stati, ha vissuto una rapida industrializzazione e urbanizzazione finanziata attraverso lo sfruttamento delle risorse energetiche (il petrolio e il gas naturale) e minerarie. Queste attività hanno causato degrado ambientale e conflitti sociali (tra cui le proteste delle comunità del Delta del Niger costrette a subire le conseguenze devastanti di inquinamento e violazione diritti umani di cui parlò lo scrittore Ken Saro Wiwa, ucciso insieme a altri 8 attivisti nel 1995). Inoltre, se fino agli anni ’60-’70 in Nigeria tutte le scuole prevedevano lezioni di agraria e la coltivazione di un orto, la neocolonizzazione del mercato e l'importazione dall'estero fino all'80% dei beni alimentari (riso, pollo, pesce, …) hanno determinato nel giro di alcuni anni la perdita della cultura dell’orticoltura tra i giovani. Nel 2011, un giovane membro del World Wide Opportunities on Organic Farms (WWOOF) entrato in contatto con il movimento Slow Food decide di iniziare anche in Nigeria a valorizzare i prodotti locali e salvare i molti che rischiano di scomparire, avviare il progetto degli orti agroecologici reintroducendoli nelle scuole, sensibilizzare le autorità governative, creare una rete di produttori e consumatori consapevoli e solidali. Il primo tentativo lo fa nel 2013 con il governo locale di Egbeda, che appoggia la reintroduzione delle materie agronomiche in 23 scuole, poi si replica in altri 9 stati. L'obiettivo è educare la gente a un’agricoltura pulita e al consumo del cibo locale, ma incoraggiare i contadini a produrre localmente non basta: tanti piccoli agricoltori coltivano seguendo i metodi tradizionali ma è necessario sensibilizzarli sugli effetti negativi dei fertilizzanti chimici di sintesi. Attraverso gli orti, si è attuata una mappatura dei prodotti sull'Arca, l'avvio di banche dei semi, la creazione di una rete di giovani che cerca di portare un cambiamento anche attraverso l’organizzazione di momenti conviviali. Negli ultimi anni, la rete di Slow Food in Nigeria ha cercato di rafforzare i partenariati con associazioni locali per affrontare insieme il problema dei grandi interessi economici e politici dell'agricoltura industriale, che si concretizzano in progetti di monoculture da esportazione (la Nigeria è il terzo produttore mondiale di olio di palma), nel 2011 con l'apertura agli OGM per un progetto di sperimentazione sulla manioca modificata, nel 2016 con la proposta di legge per la realizzazione di un'area riservata di pascolo con la sottrazione di terre a contadini e piccoli produttori di etnia fulani.

Informazioni sull'orto

Tipo:Scolastico
Coordinatore:Benjamin Olaniran Olatilo
Gemellato con:Fondazione Il Cuore Si Scioglie Onlus

Foto

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