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Home » 10.000 Orti in Africa » Orto didattico di Napoko

Orto didattico di Napoko

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Burkina Faso

Centre

Per anni i terreni circostanti la diga di Loumbila, 25 chilometri a nordest della capitale Ouagadougou, sono stati coltivati secondo i principi dell’agricoltura intensiva, favorita da numerosi programmi agricoli nazionali. In seguito alla diminuzione della fertilità del suolo, alcuni contadini dell’area hanno deciso di aderire al progetto Mille Orti in Africa per ritornare a un’agricoltura sostenibile e rispettosa dei ritmi della natura e per riprendere l’uso delle varietà locali, più adatte al clima della zona.
Moussa Ouedraogo è un rispettato agricoltore del villaggio di Loumbila, esperto nella produzione di semi e nella gestione di vivai. Le piante dei suoi vivai sono messe a disposizione degli orticoltori della zona, che imparano da lui come produrre le sementi. L’azienda agricola di Napoko è una vera scuola per gli orticoltori di Loumbila, organizzati in una rete per approfittare dell’esperienza di Moussa. Nella tenuta si piantano varietà locali e sono allevati polli, vacche, capre e pecore. Moussa concima il terreno con il letame degli animali, grazie al quale produce anche il biogas per illuminare la fattoria e per alimentare il processo di essiccamento dei pomodori.
Anche il mangime per il bestiame, principalmente Piliostigma reticulatum, proviene dall’orto.
L’azienda agricola di Napoko produce anche verdure, formaggi e carne.

Area
Napoko, comune di Loumbila, provincia di Oubritenga, regione dell’Altopiano Centrale

Coordinatore
Moussa Ouedraogo

Slow Food in Burkina Faso

Il Burkina Faso, paese dell’Africa occidentale, si caratterizza per la grande diversità culturale: nel paese convivono più di 60 etnie e lingue diverse. Non ha accesso al mare, e metà del suo territorio ha un clima saheliano arido. La desertificazione e la siccità sono alcuni dei suoi problemi più gravi, ma esistono numerose iniziative per uno sviluppo integrato dei territori. Già nel 1987, il presidente Thomas Sankara proponeva di riformare l’agricoltura attraverso l’applicazione di pratiche agroecologiche per garantire la sovranità alimentare e l’indipendenza del paese. E' celebre il suo slogan: “Produrre in Africa, trasformare in Africa e consumare in Africa. Produciamo ciò di cui abbiamo bisogno e consumiamo quel che produciamo invece di importarlo”. La rete Slow Food è nata nel paese a partire dal 2004. Molti orti agroecologici, scolastici e comunitari, sono stati realizzati in diverse regioni. Gli orti hanno permesso di sviluppare la rete e di iniziare un importante lavoro di mappatura dei prodotti alimentari e dei piatti tradizionali, individuare Presìdi, e accompagnare le comunità del cibo in un percorso di valorizzazione di prodotti unici e di qualità. A febbraio 2017 è stato organizzato a Ouagadougou il primo Terra Madre dell’Africa dell’Ovest, permettendo alla rete locale di riunirsi e confrontarsi sui prodotti, la cucina e i saperi tradizionali, ponendo così le basi per la creazione di una rete ancora più forte, che comprende comunità, associazioni e autorità locali. La rete, in questa fase, sta lavorando in particolare per coinvolgere cuochi e individuari locali in cui si possa mangiare cibo locale, “buono, pulito e giusto”.

Informazioni sull'orto

Tipo:Scolastico
Condotta Slow Food:Ouagadougou
Coordinatore:Moussa Ouedraogo
Gemellato con:Korean Federation of Sustainable Agriculture Organization

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