La prima attestazione della mela Bloody Ploughman risale al 1883. Originaria di Carse of Gowrie, in Scozia, ha dimensioni medio-grandi, una forma tonda e appiattita, ed è costoluta. La buccia è rosso scuro e, quando il frutto è maturo, la polpa, croccante e succosa, si colora di rosa. Ha un sapore dolce e delicato, mentre l’albero che la produce è decisamente vigoroso. È uno dei frutti migliori tra quelli scozzesi di metà stagione che vengono raccolti tra settembre e ottobre.
La leggenda sulle origini di questa mela narra di un contadino ucciso da un guardacaccia mentre rubava delle mele presso Megginch Estate. Quando la moglie trovò le mele rubate nelle tasche del cadavere dell’uomo, le gettò nell’immondezzaio. Uno dei semi attecchì, e la pianta che crebbe produsse delle mele di un rosso sangue molto intenso. Quest’albero fu poi trapiantato e diede vita a questa varietà, che deve il suo nome allo sfortunato contadino.
Le rive del Fiume Tay hanno una lunga storia di frutteti e di mele, andata però parzialmente perduta. Tuttavia, oggi molte varietà coltivate sono minacciate dalla preferenza che il mercato accorda alle poche varietà disponibili nei supermercati. Purtroppo, tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta, molti dei frutteti tradizionali sono stati rimossi e sostituiti dalle monocolture di mele preferite dalla grande distribuzione, che sono per lo più importate.
Quando la Bloody Ploughman è matura può essere consumata appena colta. Il succo di questa mela, impiegato anche per la produzione di sidro, ha un colore unico: è rosa, per via della polpa rossa. Questa caratteristica fa sì che con questa mela si ottengano torte, marmellate, dolci e crumble esteticamente belli perché rosa.
Essiccata, non solo è ottima, ma è anche un’importante fonte di vitamine per la stagione invernale, e può essere usata per le zuppe.
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