Il fungo blu del vulcano Tequila (Lactarius indigo) è conosciuto nella regione con i nomi comuni quexque, riricacha, añil, oreja de puerco azul e zuin. E’ anche associato a nomi legati alla sua colorazione blu brillante: "pant mushroom", perché il blu ricorda le tonalità dei blue jeans.
Si trova nel Messico centro-occidentale, nell’America settentrionale e centrale e nell’Asia orientale. Il corpo fruttifero si erge a 8 cm da terra, con un cappello che misura fino a 15 cm. Possiede un colore blu con una tonalità scura e inconfondibile; invecchiando assume un aspetto leggermente grigiastro.
Contiene ferro, proteine, calcio, ed ha un basso contenuto di calorie, carboidrati e grassi. Sono state associate al fungo blu anche leggere proprietà lassative.
Il modo migliore per cucinarlo è saltarlo in padella, per evitare che perda il suo colore brillante, ma la comunità locale lo consuma soprattutto in insalata, stufati e zuppe. Il fungo blu del vulcano Tequila può essere conservato per lunghi periodi, una volta essiccato su rocce al sole. Anche fino a un anno dopo la loro raccolta: per cucinarlo è sufficiente idratarlo in acqua calda.
I funghi blu sono una prelibatezza stagionale che si raccoglie da luglio ad agosto, durante la stagione delle piogge e alle pendici del vulcano. Da qualche anno, l’interesse per la specie è aumentato: il micoturismo ha portato a una valorizzazione del territorio e delle conoscenze ecologiche locali. Oggi a Tequila micologi esperti lavorano con le comunità per trasmettere le antiche tecniche di raccolta. Conoscenze trasmesse generazionalmente in passato soprattutto dalle donne.
Un tempo gli abitanti di questa zona della regione Valles di Jalisco erano soliti aggiungere il fungo blu di Tequila ai loro piatti ma, con il passare degli anni, l’attenzione per questo prodotto è quasi scomparsa. Alcuni locali appassionati hanno mantenuto vive le ricette, preservando conoscenze e saperi tradizionali.
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