Fagiolo rosso dolce di Dori

Arca del Gusto
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Haricot rouge sucré

Il fagiolo rosso dolce di Dori è una varietà di legume presente nel dipartimento di Dori, nella regione arida del Sahel, dove vivono le etnie Tuareg, Peul, Mosse e Hausa, nel nord-est del Paese. Si tratta di una pianta erbacea annuale che può raggiungere una lunghezza che varia dai 2 ai 5 metri. La stagione delle piogge inizia a giugno e in questo mese vengono seminati i cereali come mais, miglio e sorgo. Invece il fagiolo rosso dolce viene seminato un mese più tardi poiché questi fagioli hanno bisogno di temperature più fresche. Il suo ciclo varia dai 70 ai 90 giorni, si raccoglie, cioè, a fine ottobre o inizio novembre. I frutti sono dei baccelli allungati, cilindrici, dritti o leggermente curvati, marcati da piccoli rigonfiamenti in corrispondenza dei fagioli che, una volta secchi, hanno un colore rossiccio e un sapore dolciastro.

Poiché dopo la stagione delle piogge i greggi vengono portati al pascolo nelle zone di coltivazione di questo legume, per evitare che gli animali si cibino di questi fagioli, gli agricoltori sono costretti ad anticipare di un mese la raccolta, abbassando così la qualità del prodotto. Questo porta, non di rado, a dei problemi di convivenza tra allevatori e agricoltori.

Le ricette più tipiche sono i faglioli rossi bolliti, cotti dentro al baccello e poi sbucciati e mangiati direttamente nei campi, il purée di fagioli accompagnato da burro e sale, la salsa di fagioli con foglie di baobab, potassa e tô di miglio (una specie di polenta), cous cous con fagioli rossi e polpette di fagioli rossi con farina di baobab e miglio piccolo. Il fagiolo rosso dolce di Dori cresce nelle regioni aride e sabbiose delle città di Dori e Gorom-gorom in campi di circa mezzo ettaro, da cui si ottengono 100 kg di fagioli. Tradizionalmente si occupano le donne di seminare e raccogliere questo fagiolo che da sempre rappresenta un cibo di grande importanza per l’alimentazione familiare.

Il fagiolo rosso viene spesso utilizzato anche tra le cosiddette “famiglie cugine” (i sottogruppi dell’etnia Peul) per prendersi in giro a vicenda e per rafforzare così il loro legame. Un paniere pieno di fagioli può essere inviato ad una famiglia per alludere alla loro mancanza di alimenti per sfamarsi e al bisogno di ricevere cibo in omaggio. In occasione dei matrimoni, nella regione del Sahel, si cucinano dei fagioli rossi per dimostrare alla famiglia della sposa l’abbondanza e la ricchezza che regnano nella nuova casa. Sempre per dimostrare amicizia e fraternità i Peul inviano ai Mosse fagioli rossi, latte e burro e, per ricambiare, i Mosse mandano loro burro di carité, cola, tessuti e tabacco. Un detto comune è “ogni Peul ha il suo Mosse” per indicare la reciprocità delle prese in giro.

I fagioli rossi dolci di Dori vengono venduti nei mercati locali tuttavia vengono più spesso usati per autoconsumo. La quantità che avanza viene rivenduta per poter ottenere una piccola rendita utile alle esigenze della famiglia. Questo legume è rischio scomparsa a causa dell’introduzione sempre più massiccia di varietà migliorate e ibridi, più produttivi e redditizi per i coltivatori, sebbene privi di questo strettissimo legame con la cultura locale.

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Territorio

NazioneBurkina Faso
Regione

Sahel

Area di produzione:Dipartimento di Dori

Altre informazioni

Categorie

Legumi

Comunità indigena:Peul e Mosse