La Spagna che non ti aspetti: i fili di Dio valenciani di Vanesa Bustos

La cuoca e insegnante di cucina Vanesa Bustos Martìnez ci porta alla scoperta di inediti sapori spagnoli in una nuova puntata di In Cucina con Slow Food, il format di Slow Food Italia che affianca alla tecnica delle lezioni di cucina tutta l’esperienza, i valori e la conoscenza degli chef dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi.

La lezione di sabato 29 gennaio, intitolata i fili di Dio valenciani, è un’occasione unica per conoscere un lato della Spagna ancora inesplorato, un piatto simbolo della gastronomia spagnola che spesso viene messo in ombra dalla più famosa e tipica paella. Si tratta della Fideuà, ricetta a base di pesce e verdure che prevede l’utilizzo di un particolare tipo di pasta, i fideos, molto simili agli spaghetti, ma dalla forma più corta e sottile.  

Vanesa propone la sua versione di Fideuà e coglie questa opportunità per accompagnare i partecipanti in un viaggio culinario nella città di Valencia, unendo usanze che provengono da differenti territori e culture.

L’incontro si terrà online sabato 29 gennaio alle ore 12 ed è possibile iscriversi sul sito di Slow Food Italia compilando il seguente form. Il corso è gratuito e disponibile in diverse lingue: italiano, inglese e spagnolo.

Condividere conoscenze e valori in cucina

Vanesa appartiene alla Condotta Slow Food Palancia-Mijares in Spagna dal 2009.

Fin da piccola ha sempre avuto il desiderio di imparare a cucinare, ma la sua carriera ai fornelli inizia solo a 25 anni, quando decide di prendere ispirazione dai piatti che la nonna era solita preparare per la loro numerosa famiglia.

Trattare gli ingredienti con rispetto e tenere conto delle loro origini sono concetti che nella cucina di Vanesa non possono mancare.

La cuoca valenciana si identifica infatti a pieno nei valori di Slow Food, e nel suo ruolo di educatrice alimentare, oltre a dare un contributo nella catalogazione dei cibi per l’Arca del Gusto, si impegna ogni giorno a condividere le sue conoscenze secondo la filosofia del buono, pulito, giusto, promuovendo un’alimentazione locale e sostenibile. 

Un’occasione per unire biodiversità, tecniche e storia

Questa lezione offre l’opportunità di andare oltre la semplice ricetta della Fideuà, esplorando la sua storia, le tecniche utilizzate nella preparazione, e l’utilizzo di ingredienti meno conosciuti, tra i quali i pesci e i prodotti provenienti dall’Arca del Gusto. 

La Fideuà è un piatto originario della città di Gandia, in provincia di Valencia, ma è divenuto popolare nella cucina valenciana e nella costa catalana meridionale. La ricetta sembra essere nata all’inizio del XX secolo tra i pescatori di Gandia, dove viene tradizionalmente definita con l’appellativo “fili di Dio” perché associata alla parola araba fidaws, che significa capello, presente anche nella tradizione sarda, findèos, e genovese, fideus. Il piatto si differenzia dalle altre modalità con cui vengono cucinati altri tipi di spaghetti. Detta anche paella di pasta, la Fideuà viene infatti preparata all’interno dello stesso contenitore della paella usando brodo di pesce al posto dell’acqua e viene servita direttamente nella teglia, pronta per essere condivisa.

In cucina con Slow Food, a lezione coi cuochi dell’Alleanza è pensato insieme al Pastificio Di Martino, con la collaborazione di Acqua S.Bernardo e il sostegno di Arcobaleno in cucina.

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