Un Presidio Slow Food tutto femminile: le tre sorelle delle Madonie

Le Madonie, o come direbbero in siciliano Li Marunìi, sono una breve dorsale montuosa della Sicilia settentrionale, in provincia di Palermo.

Tra queste montagne del Parco regionale omonimo si susseguono paesaggi lenti: pascoli selvaggi interrotti da uliveti, mandorleti e vigneti, borghi medievali, strade acciottolate e aziende agricole attente. A cosa? Al rispetto della biodiversità dell’ambiente che le ospita e al legame con il territorio e le tradizioni.

Qui, tra le alture di Geraci Siculo e Gangi, da un’azienda tutta femminile, nasce la provola delle Madonie Presidio Slow Food, un formaggio vaccino a pasta filata con la forma di un fiasco panciuto. A produrlo, come accennavamo, sono tre donne, tre sorelle: Marilina, Antonella e Alda Barreca. Tutte e tre allevatrici e ormai anche imprenditrici, alla terza generazione, sono le titolari dell’azienda agricola Vincenzo Barreca.

«All’inizio, prima degli anni ’80, si lavoravano appena 6 o 8 provole al giorno, solo durante la transumanza. Poi mio padre iniziò a produrre in maniera più costante, così a fianco all’allevamento è nato il caseificio» racconta Marilina Barreca, la più grande delle tre sorelle e laureata in medicina veterinaria. È lei a raccontarci la loro storia.

Oggi, come allora, i pascoli sono coltivati senza diserbanti e gli animali pascolano liberi da aprile a novembre, ed entrano in stalla solo per la mungitura. La produzione della provola è interamente fatta a mano con latte vaccino crudo.

Presidio Slow Food femminile

Il latte crudo, una tradizione di famiglia

«Per noi il latte crudo non è una scelta dettata dalla moda. È una tradizione di famiglia, si è sempre fatto così. Mio nonno e mio padre prima di noi non hanno mai aggiunto fermenti, e così abbiamo continuato anche noi. Che poi sia diventata una caratteristica simbolo della produzione lenta e artigianale, è stato un valore aggiunto» racconta Marilina: «certo, i formaggi a latte crudo hanno più gusto, per non parlare del profumo, raccontano la biodiversità dei pascoli e delle stagioni».

Nonostante le difficoltà di una piccola produzione, esclusa dalle normative che tutelano la produzione industriale, Marilina e le sorelle credono moltissimo in quello che fanno: nella salvaguardia delle tradizioni e del territorio che è palcoscenico dei loro ricordi d’infanzia. Per questo si impegnano per proteggerlo e tutelarlo con un allevamento e una produzione attenta. «Credo sia importantissimo custodire la biodiversità per noi e per l’ambiente. Il mare è fatto da tante piccole gocce d’acqua, ognuna di essa, nel suo piccolo, è fondamentale per l’ecosistema che la ospita».

La devastazione degli incendi

Tanto più per via delle care e antiche radici familiari ben piantate nel Parco delle Madonie, in queste settimane di incendi Marilina, Antonella e Alda, insieme all’intera comunità, hanno vissuto «in uno stato di lutto cittadino. Vedere la terra di cui ci prendiamo cura ogni giorno arsa dal fuoco, intere distese carbonizzate, secche e prive di vita è devastante. Un sentimento di impotenza che fa male al cuore. Fare parte della rete Slow Food ci ha dato un po’ di sollievo. Ne abbiamo percepito il sostegno, ci siamo sentiti meno soli e abbiamo trovare la forza di ripartire, insieme» spiega Marilina.

Slow Food è vicina alle sorelle Barreca, alle comunità delle Madonie e a tutte le comunità colpite dagli incendi di questa estate inaspriti dalla crisi climatica in atto.

Anche tu puoi aiutarci a supportare queste realtà. Basta destinare il 5×1000 alla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus che con i suoi progetti favorisce la creazione di reti e sostiene quanti lavorano per ripristinare la biodiversità, nel rispetto delle persone e dell’ambiente.

Usa il codice fiscale 94105130481 per fare la differenza nel promuovere un’agricoltura che tuteli la biodiversità, rispetti le persone e l’ambiente, sostenga le economie locali, contrasti la crisi climatica.

Torna all'archivio