Terra Madre Burkina Faso: voci dal primo Terra Madre dell’Africa dell’Ovest

Burkina Faso è un nome denso di bellezza e fascino, come il Paese che descrive. Letteralmente significa “Terra degli uomini integri” e indica una nazione dell’Africa occidentale in cui oltre 60 gruppi etnici – e altrettante lingue – sono custodi di un’enorme ricchezza culturale e ambientale, che si traduce in un patrimonio di biodiversità unico. Attraverso i suoi progetti e la sua rete di soci e attivisti, Slow Food contribuisce alla tutela di questa ricchezza.

Lo scorso febbraio, il Burkina Faso ha ospitato il primo Terra Madre dell’Africa dell’Ovest. Grazie all’evento internazionale, la rete locale ha potuto riunirsi e confrontarsi sui prodotti, la cucina e i saperi tradizionali, ponendo così le basi per la creazione di una rete ancora più forte, che comprende autorità locali, associazioni e la stessa popolazione burkinabé.

Scoprite le testimonianze di chi ha partecipato all’evento.

«La rete di Slow Food in Burkina Faso vuole rimettere al centro l’importanza dei prodotti locali e delle tecniche di produzione per la tutela di prodotti e di tradizioni straordinarie. Per il Burkina Faso è il momento di ripensare al proprio patrimonio alimentare, gastronomico e tradizionale in una chiave nuova, con orgoglio. Orgoglio che potrà ritrovare rinnegando un approccio occidentale che disdegna l’agricoltura di sussistenza e riconosce lo sviluppo solo dove questo si unisce al profitto”.

CARLO PETRINI, presidente di Slow Food Internazionale

«Sono felice del successo della prima edizione di Terra Madre Burkina! L’evento ci ha permesso di concretizzare sul territorio la filosofia di un movimento mondiale. Organizzare Terra Madre in Burkina ha permesso di creare una rete e una forza complementari all’incontro della rete di Terra Madre che si svolge ogni due anni in Italia. Ringrazio Slow Food e le Fondazioni for Africa Burkina Faso per aver sostenuto l’iniziativa e per tutto il loro impegno, così come tutti i membri della rete Slow Food nell’Africa dell’Ovest che ci hanno raggiunti a Ougadougou. Un ringraziamento va anche alle autorità burkinabé per il loro accompagnamento, ai membri della rete Slow Food burkinabé, ai piccoli produttori che hanno partecipato e a tutte le persone che hanno animato e partecipato ai nostri incontri e al mercato. Un grazie particolare al nostro presidente internazionale Carlo Petrini che, nonostante non abbia potuto partecipare in prima persona, era con noi con il cuore. Viva la rete Slow Food!».

JEAN-MARIE KOALGA, presidente del comitato di organizzazione di Terra Madre Burkina Faso e fiduciario Slow Food.

«Terra Madre Burkina Faso mi ha permesso di scoprire la forza e il coinvolgimento dell’Africa nella lotta contro gli Ogm, che sono alla base della scomparsa delle nostre sementi autoctone e del degrado delle terre coltivabili, a beneficio delle multinazionali che assoggettano e indebitano i piccoli contadini. Per la prima volta in Africa dell’Ovest, grazie all’evento e ai suoi dibattiti, abbiamo compreso con chiarezza gli obiettivi di Slow Food. Sono contento di aver partecipato».

GYSLAIN ESSEHIN, socio Costa d’Avorio

«Terra Madre Burkina Faso ci ha permesso di conoscere non solo la rete Slow Food del Burkina, dei paesi vicini e dell’Europa, ma anche conoscere tutte le autorità del paese. Terra Madre significa innanzitutto incontro».

HABIBATOU GOUMBANE, fiduciaria Slow Food, Burkina Faso

«Terra Madre in Burkina Faso è stata una grande e unica occasione di scambio e condivisione tra produttori, cuochi, consumatori ed esperti, fondamentale non solo per le comunità locali, ma anche il Burkina Faso in generale. Grazie agli incontri che si sono svolti durante l’evento speriamo di poter iniziare una nuova attività di valorizzazione e salvaguardia di una coltura locale di via di estinzione, il fonio».

THEOPHILE SANOU, referente degli orti di Bobo-Dioulasso, Burkina Faso

«È stato importante vedere i produttori convergere da tutto il Burkina Faso e dai paesi limitrofi per partecipare al primo Terra Madre dell’Africa dell’Ovest, per scambiare esperienze e conoscenze e affermare la centralità dell’agrobiodiversità per un modello di sviluppo sostenibile. L’auspicio delle Fondazioni di origine bancaria promotrici di Fondazioni for Africa Burkina Faso, nella certezza che questa sia la strada da percorrere, è che il messaggio lanciato con energia ed entusiasmo a Terra Madre Burkina si trasformi in consapevolezza collettiva».

DANIELA DEL BOCA, Consiglio Generale della Compagnia di San Paolo

«Terra Madre Burkina è stata una grande occasione di scambio di esperienze per la rete di Slow Food in Africa francofona; è stata però soprattutto un’opportunità per far conoscere gli ideali e la filosofia dell’associazione alle istituzioni locali e ai burkinabè. Penso che questo possa considerarsi un ottimo punto di partenza per far dialogare in futuro i contesti rurali con quelli urbani. Sono tornata in Italia dopo questa fantastica esperienza con un ricordo vivo dei volti delle donne della rete Slow Food in Burkina Faso, della loro dignità e del loro orgoglio nel presentare i loro prodotti, il loro paese e le loro tradizioni».

CRISTIANA PEANO, agronomo, consulente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus

 

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