Nel cuore delle Dolomiti, in Alto Adige, la Val di Funes (Villnöss in tedesco) è una delle ultime valli rimaste incontaminate, dove gli abitanti difendono con tenacia la propria identità culturale e il loro patrimonio gastronomico.
Protetti dalle maestose cime del Gruppo dell’Odle, da decenni gli abitanti della valle si sottraggono alle sirene del turismo di massa, rinunciando agli impianti di risalita che avrebbero potuto collegare Funes alle vicine Val Gardena e Val Badia. Ma, proprio per questo, oggi la Val di Funes è un paradiso per escursionisti, anche i meno esperti, che restano colpiti dalla sua tranquillità e per la ricchezza dei suoi panorami mozzafiato. Funes, infatti vanta oggi il riconoscimento come Perla della Alpi, il marchio di qualità della mobilità dolce per le vacanze sulle Alpi, e si impegna a offrire ai turisti una vacanza sostenibile, all’insegna della tutela dell’ambiente.
La Val di Funes si contraddistingue soprattutto per la qualità e l’autenticità della sua offerta gastronomica: dai piccoli produttori dei masi montagna, con i loro formaggi, pane nero e speck, fino ai vigneti della Valle Isarco, dove nascono vini famosi in tutto il mondo: müller thurgau e riesling. Un patrimonio impreziosito dalla presenza di osterie e ristoranti capaci di mettere in risalto le unicità del territorio, come Oskar Messner, del ristorante Pitzock e referente del progetto Alleanza dei cuochi Slow Food – abilissimo nell’interpretare i prodotti locali, a partire dalla carne della pecora Villnösser Brillenschaf, Presidio Slow Food.
È stato dunque naturale per Slow Food lavorare assieme ai tanti produttori artigianali, esperti ristoratori e impeccabili albergatori per dare vita alla prima destinazione Slow Food Travel dell’Alto Adige, e mettere in risalto le caratteristiche di una gastronomia unica per qualità e sostenibilità.
Un percorso che ha permesso di connettere le tante eccellenze diffuse nella Val di Funes, e di sviluppare esperienze eco-gastronomiche d’eccellenza, come gli aperitivi a base di salumi di pecora Villnösser Brillenschaf, le escursioni alla ricerca dell’inconfondibile sapore di vino, le esperienze di foraging e i laboratori di panificazione per imparare a preparare il pane nero.
I Presìdi Slow Food
La Val di Funes ospita la pecora Villnösser Brillenschaf, che letteralmente significa pecora con gli occhiali della Val di Funes, è la razza ovina più antica del Sudtirolo. La si riconosce perchè ha il vello bianco e anelli neri attorno agli occhi, gli “occhiali” appunto, e la colorazione nera di almeno un terzo, o metà, dell’orecchio. In passato era allevata per il consumo di carne e per la lana. La sua carne è di grande qualità, grazie all’alimentazione naturale, fondata sull’erba dei pascoli e sui fieni locali, con solo una piccola percentuale di cereali (mais, avena, crusca). Un gruppo di tre amici, due ristoratori e un commerciante, riuniti nella società Furchetta, raccoglie settimanalmente gli agnelli dagli allevatori, si occupa della macellazione e della distribuzione, soprattutto ai ristoranti e sta sperimentando anche una produzione di salumi. Il Presidio si propone di riportare questa razza a una maggiore consistenza, grazie alla valorizzazione delle sue carni sul mercato, e di trasformare la pecora villnösser in una risorsa per un territorio alpino di grande bellezza, lavorandone anche la lana.
Diversi allevatori della valle, inoltre, allevano la razza grigio alpina, una delle più vecchie razze vaccine delle Alpi. Longeva e di ottima fertilità, un tempo considerata razza a triplice attitudine (latte, carne e lavoro) viene oggi allevata per la sua duplice attitudine di produzione, cioè utilizzata sia per la produzione del latte, particolarmente adatto alla caseificazione ma anche al consumo diretto fresco, che per quella della carne, di ottima qualità. Decimata, come altre razze bovine autoctone, dalle politiche zootecniche e dal diffondersi negli ultimi decenni di allevamenti piú intensivi, il Presidio sostiene l’opera di salvaguardia e di tutela dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Grigio Alpina, che ha selezionato e riunito gli allevatori che allevano esclusivamente animali in purezza iscritti al Libro genealogico e con loro ha stilato un disciplinare riguardante sia le norme per la filiera del latte e della produzione dei formaggi che quella della filiera della carne.
Come posso organizzare il mio viaggio?
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- Affidati a un’agenzia! Se preferisci invece affidarti ad un Agenzia che organizzi il tuo viaggio, contatta l’ufficio turistico della Val di Funes: www.funes.info ; info@funes.info
Buon viaggio!
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Il progetto per la creazione della destinazione Slow Food Travel – Val di Funes / Villnösstal è stato sviluppato grazie a un finanziamento sostenuto dal GAL Dolomiti Val d’Isarco grazie ai fondi LEADER della Commissione Europea, implementato dall’Agenzia Turistica della Val di Funes in collaborazione con Slow Food.