
Nel Valdarno di Sopra alla scoperta della Setteponti, il paesaggio fiabesco che Leonardo scelse come sfondo per la Monna Lisa.
Un tracciato collinare che interseca l’antica Cassia Vetus di origine Etrusca, per un’immersione totale nei luoghi e nelle comunità che vi risiedono. Si percorre a mezzacosta un paesaggio caratteristico tra le pendici del massiccio del Pratomagno e le terre sabbiose delle Balze. Un paesaggio attraversato da impetuosi corsi d’acqua che scendono verso l’Arno e creano un crogiuolo di biodiversità.
Un paesaggio incorniciato dai muretti a secco dei terrazzamenti, patrimonio Unesco e su cui antiche cultivar di olivi producono un olio extra vergini di altissima qualità. Le olivete sono custodite dai produttori dell’associazione Olivicoltori del Pratomagno che continuano questa opera agricola con dedizione, resistenza e un rinnovato spirito identitario.
Nei terrazzamenti si coltiva anche il Fagiolo Zolfino, ritrovato Presidio Slow Food che ama i terreni poveri e collinari. Detto anche “fagiolo del cento”, perché seminato il centesimo giorno dell’anno, quando sono cotti, sono densi e cremosi e si sciolgono in bocca come burro. Nelle famiglie usava – e usa ancora – cuocerli per una notte intera nel fiasco o in un tegame sistemato nel forno a legna, dopo aver sfornato il pane. Gli avanzi sono perfetti per la ribollita.
Il Mercatale è il primo Mercato della Terra d’Italia, tra i più innovativi mercati contadini italiani tanto che la cui esperienza è stata studiata ed esportata anche all’estero.
E ancora, i mulini sui torrenti Ciuffenna e Resco dove ancora oggi si produce una farina di castagne profumatissima. Nelle stagioni fredde è usata come ingrediente principale per dolci della tradizione contadina come la polenta dolce, le frittelle di castagne e ricotta, il castagnaccio, accompagnati dal vinsanto, vino dolce di uve appassite di trebbiano e malvasia.
Attraverso gli itinerari di Slow Food in Azione, Slow Food coinvolge decine di agricoltori, artigiani, ristoratori e attivisti per far conoscere un territorio e il suo patrimonio attraverso le proprie eccellenze enogastronomiche ed esperienze autentiche. Nuove comunità che stanno lavorando assieme a Slow Food per mettersi in rete ed esprimere al meglio il proprio potenziale quali destinazioni turistiche enogastronomiche di qualità.
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