Antiche varietà di mele piemontesi - Presìdi Slow Food - Fondazione Slow Food

Antiche varietà di mele piemontesi

Ancora all’inizio del Novecento il Piemonte possedeva migliaia di varietà di mele, ma lo sviluppo dell’agricoltura industriale ha imposto una crudele selezione. Il mercato, infatti, preferisce le mele straniere: più grandi, più belle e più adatte alle tecniche di coltivazione moderne. I produttori del Presidio hanno lavorato tenacemente e continuano a lavorare per recuperare la Grigia di Torriana, la Buras, la Runsè, la Magnana, la Dominici, la Gamba fina, la Carla e la Calvilla e tante altre varietà locali: mele buone, aromatiche, rustiche, che contengono vitamine e polifenoli.

Area di produzione: Val Pellice e vallate cuneesi adiacenti

Stagionalità: la raccolta si svolge, a seconda della varietà, dalla seconda decade di settembre alla prima decade di novembre. Presso i produttori del Presidio sono disponibili fino a primavera e, per tutto l’anno, possono essere consumate come trasformati, in particolare nel succo di mele.