Oggi Ispica è conosciuta sul mercato ortofrutticolo per la sua produzione intensiva di primizie, molte delle quali ottenute in serre e tunnel, ma già nel passato era un importante centro agricolo, grazie alla presenza di acqua. E proprio Ispica conserva una produzione molto particolare e antica, introdotta in Sicilia al tempo della dominazione araba, il sesamo. La varietà ispicese è stata selezionata due secoli fa dai contadini della zona e ha un seme di piccole dimensioni, colore ambrato e sapore intenso. Fino a cinquanta anni fa in Sicilia circa 450 ettari erano destinati al sesamo in Sicilia, 400 dei quali in provincia di Ragusa, in particolare nella zona di Ispica a sud est dell’Isola. Questa zona infatti, un tempo, era ricca di terreni paludosi che, nei mesi primaverili si prosciugavano mantenendo l’umidità perfetta per la semina, senza bisogno di irrigazione. In seguito la produzione è calata drasticamente a causa della raccolta molto laboriosa e della forte competizione del prodotto importato.
Si semina tra aprile e maggio e si raccoglie tra fine agosto e settembre. La pianta è annuale, particolarmente rustica e con ridotte esigenze colturali. Raggiunge un’altezza di circa 150 cm e conserva fino a 70 preziosi semi all’interno di ciascuna capsula. Ogni pianta può produrre fino a 150 capsule e ogni ettaro poco più di 20 quintali di seme. La raccolta è il momento più delicato. Si realizza con una mietitura manuale, quando le piante variano di colore e prima che le capsule si aprano naturalmente lasciando cadere i semi. Le piante sono quindi lasciate asciugare al sole per alcuni giorni e poi battute manualmente sopra un telo per recuperare il seme. La scalarità della raccolta impone di ripetere l’operazione più volte, fino al completo svuotamento delle capsule. I semi devono essere quindi puliti attraverso l’uso di speciali crivelli: un’operazione molto delicata, che richiede grande esperienza.
Nella tradizione siciliana, il sesamo è un ingrediente importante: si trova nella ricetta di diversi pani, biscotti e insaporisce molte portate. In particolare, il sesamo di Ispica si usa prevalentemente per preparare la cobaita (localmente detta anche giuggiulena), il torrone delle feste, a base di miele, zucchero e sesamo, con possibili aggiunte di scorza di agrumi e mandorle.
Stagionalità
Il sesamo si raccoglie a inizio settembre. Semi di sesamo e cobaita sono reperibili tutto l’anno.
Area di produzione
Comune di Ispica, provincia di Ragusa
Sostenuto da
Camera di commercio di Ragusa
Loredana Agosta
Contrada Crocefia
Ispica (Rg)
Tel. 333 9775570
michele.padova@alice.it
Azienda Agricola Vitivinicola Agliastro
di Carmelo Peligra
Via Calabria, 7
Ispica (Rg)
Tel. 339 8628868
vitivinicolagliastro@gmail.com
Carmelo Calabrese
Contrada Fontanazza
Ispica (Rg)
Tel. 335 7391373
carmelo@fonteverde.com
www.fonteverde.com
Corrado Cassar Scalia
Via IV Novembre, 34
Ispica (Rg)
Tel. 348 8736925
scaliaco@tiscali.it
Antonino Gambuzza
Via Statale, 186
Ispica (Rg)
Tel. 333 6390984
sesamo.gambuzza@gmail.com
Salvatore Gambuzza
Via Enrico Toti, 59
Ispica (Rg)
Tel. 366 3826616
gambuzza.giuseppa@virgilio.it
Salvatore Gambuzza
Via Statale, 186
Ispica (Rg)
Tel. 339 4004103
info@sesamodispica.it
I trasformati di sesamo (giuggiulena, torrone al sesamo, tahini) sono prodotti da:
American Bar di Bruno Armenia
Via Molise, 36
Ispica (Rg)
Tel. 0932 951477-340 1561533
brunoamericanbar@gmail.com
www.brunosiciliantaste.com
Aruci
di Giovanni Puglisi
Via Ariosto , 94
Rosolini (Sr)
Tel. 334 3178690
info@aruci.it
www.aruci.it
Biscotteria Asta dal 1967
di Vincenzo Asta
Via Rapisardi, 27
Ispica (Rg)
Tel. 0932 1917532-338 2613930
astaenzo@libero.it
www.panificioasta.com
Salvatore Gambuzza
Tel. 339 4004103
presidiosesamoispica@gmail.com
Responsabile Slow Food del Presidio
Lorenzo Lauria
Tel. 392 6188743
lorenzo.lauria@drivermarketing.it