Chiamato "accio" in dialetto, il sedano di Gesualdo è una varietà locale che si coltiva nei pressi dell’omonimo paesino irpino, sulla dorsale tra la valle dell’Ufita e del Calore. Grazie alla costante esposizione al sole dei terreni, questo sedano ha coste di un colore verde acceso. Anche il ciuffo è verde, mentre il gambo è più chiaro, quasi bianco. Quest’ultimo è pieno, tondeggiante, con un diametro piccolo, che varia dai 3 ai 6 cm. A maturazione, la pianta raggiunge un’altezza che va dai 70 ai 100 cm. La tradizione agricola di Gesualdo ha radici antichissime perché il territorio è ricco di acqua e terreni fertili. Gli agricoltori della zona – da sempre specializzati nell’orticoltura – sono soprannominati “menestrari” (verdurai). Una tradizione rimasta solida fino al terremoto del 1980, quando una cinquantina di famiglie era dedita alla coltivazione di ortaggi che poi vendeva nei mercati rionali e in alcuni paesi limitrofi. Oggi il numero di famiglie si è drasticamente ridotto.
L’"accio" di Gesualdo si semina a metà gennaio e, dopo circa tre settimane, cominciano a spuntare i primi germogli . Verso la fine di aprile si trapiantano le piantine in pieno campo e si gestiscono con tecniche a basso impatto ambientale: sono previste rotazioni triennali con leguminose, foraggere e cereali, per l’eliminazione delle erbe infestanti non si diserba chimicamente, ma si ricorre a mezzi meccanici o a scerbature manuali, le concimazioni si effettuano con fertilizzanti organici, e, per la difesa, si adottano come minimo i criteri previsti dal disciplinare di produzione integrata redatto dalla Regione Campania, ma di preferenza si ricorre a metodi di lotta biologica e a principi attivi di origine naturale. In ogni caso, si tratta di una pianta rustica e vigorosa, che difficilmente è attaccata da funghi e parassiti. La raccolta avviene tra giugno e luglio; poi si selezionano le piante migliori e le si lasciano sui campi fino alla spigatura per la produzione del seme, così da garantire la produzione di piantine per la stagione successiva. Una volta raccolto è usanza comune sciacquare i sedani nelle conche di marmo in modo tale che l’acqua fresca mantenga il colore verde.
Il sapore di questa antica varietà di sedano è dolce, per questo è ottimo in pinzimonio o in insalata. In passato si usava anche per decotti e tisane per via delle proprietà diuretiche e depurative.
Stagionalità
Il sedano è raccolto da giugno a luglio
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