Il salmone sockeye (Onchorhynchus nerka) del fiume Okanagan è stato un cibo di primaria importanza per la popolazione Syilx ed ha occupato un posto centrale nelle tradizioni culturali e negli scambi tra le tribù di questa popolazione. Il territorio in cui abitano i Syilx si estende dal distretto Southern Interior della Columbia Britannica fino allo stato di Washington negli Stati Uniti, lungo il fiume Okanagan e i suoi affluenti, fino a dove incontra il fiume Columbia.
Ogni anno, questo salmone torna dall’oceano e risale il fiume Columbia per deporre le uova nel punto dove è nato: il territorio Okanagan. Questa specie ittica ha un’importanza fondamentale come nutrimento non solo per gli esseri umani, ma anche per orsi ed uccelli. Inoltre, quando sono pronti per deporre le uova, i pesci diventano di colore rosso mattone e per questo motivo sono chiamati anche Red salmon; pochi giorni dopo aver deposto le uova, i salmoni muoiono e si decompongono, donando così materia fertilizzante per il fiume, per la terra e per i futuri avannotti. I Syilx li pescano quando entrano nel fiume, in ridotte quantità stabilite dalle direzioni nazionali della pesca di USA e Canada.
La carne del salmone ha un colore simile alla buccia della pesca e diventa più chiara a mano a mano che si avvicina il momento di deporre le uova (al contrario della pelle, che diventa rossa); è soda, burrosa ma leggera (meno grassa rispetto al salmone pescato nell’oceano), con un sapore deciso ma piuttosto dolce. Si utilizza ogni parte del salmone, anche la carcassa, che ad esempio viene rigettata nel fiume per nutrire l’ecosistema e i grandi rapaci, mentre teste e lische sono usate dalla comunità per preparare zuppe di pesce. Tradizionalmente il salmone si mangiava fresco solamente durante la stagione della pesca, mentre la maggior parte si conservava: veniva essiccato al sole e al vento oppure affumicato vicino al fuoco, per poi essere mangiato in fette sottili o usato per preparare zuppe. Oggi, invece, si mangia quasi sempre fresco da giugno a settembre, altrimenti si congela o si trasforma in preparazioni innovative, come il salmone candito con sciroppo d’acero o il salmone sott’olio.
Nei primi anni Trenta, l’International Water Agreements ha avviato la costruzione di impianti idroelettrici, impedendo il passaggio dei pesci e quindi anche la migrazione dei salmoni sockeye, che rischiarono così l’estinzione. Sostenuti da antichi e sacri insegnamenti, gli appartenenti delle comunità di tutte e sette le nazioni Okanagan e le Colville Confederated Tribes si sono impegnati per consentire il ritorno dei salmoni, creando dei passaggi attorno alle dighe, ricreando l’habitat lungo i fiumi e gestendo i flussi d’acqua, assieme alle autorità idriche locali. Grazie a questo, nel 2014, sono tornati più di 600.000 salmoni sockeye, pescati solo in piccola parte e con grande attenzione, per il consumo locale.
Torna all'archivio >Area di produzione
Territori indigeni dei Syilx, nella Okanagan Valley, British Columbia
Pauline Terbasket
director@syilx.org
Marc Griebel
marcgriebel@gmail.com
Responsabile Slow Food
Ingrid Jarrett
tel. +01 250 8643793
ijarrett@watermarkbeachresort.com