Fino alla fine del XIX secolo, la bretonne pie noir – allevata in tutta la Bretagna – è stata una delle razze bovine francesi più diffuse, tanto che nel 1900 si contavano 700 000 vacche. Il nome di questa piccola vacca a triplice attitudine deriva dal mantello bianco e nero, per l’appunto pie noir.
Grazie al suo latte ricco, all’inizio del Novecento, nella regione si sviluppano la produzione dolciaria e l’allevamento suino, prima a livello artigianale e poi industriale.
Negli anni ‘60 la crisi è vertiginosa: la modernità non tollera la sua piccola taglia e la sua mancanza di specializzazione, dimenticandone così i lati positivi: la rusticità, la resistenza alle malattie, la capacità di adattarsi ai pascoli poveri del sud della Bretagna. Da sempre, inoltre, la pie noir ha contribuito a mantenere dei fragili paesaggi della regione, caratterizzati da terreni granitici e acidi, che in alcune zone sono periodicamente inondati dall’acqua marina. Il latte che produce, sebbene non abbondante (non più di 5000 litri all’anno), è ricco di panna, e le sue doti materne sono indiscutibili. Nel 1976, quando la sua scomparsa sembra ormai inevitabile, è avviato un programma di protezione: in Francia è il primo dedicato a una razza bovina. Questo scrupoloso programma permette l’avvio di numerose attività agricole gestite da giovani allevatori. Attualmente sono circa una cinquantina, riuniti nell’Union Bretonne Pie Noir. La loro attività si basa sull’allevamento estensivo, il rispetto dell’ambiente, la relazione diretta con il consumatore, la tipicità dei prodotti realizzati con tecniche tradizionali, il tutto garantendo un buon ritorno economico.
In una regione in cui la produzione standardizzata e intensiva è stata il paradigma a partire dagli anni ‘70, gli appassionati allevatori del Presidio dimostrano come sia possibile costruire un’alternativa che faccia fronte all’impasse economica e ambientale vissuta dalla Bretagna.
del giorno precedente sul latte intero della nuova mungitura. Tradizionalmente accompagnava le crèpes di grano saraceno (galette) oppure le patate; oggi è un ingrediente per ottimi dessert. Oltre al latte fermentato, il Presidio promuoverà la panna a latte crudo, cremosa e leggermente acida, e l'inimitabile burro salato. In questo modo sosterrà l'equilibrio economico di questo sistema di allevamento, trasformazione e commercializzazione. Così facendo si spera di attirare altri giovani verso l'allevamento di questa antica razza bretone, proiettandola nel futuro.
Area di produzione
Regione storica della Bretagna, comprensiva delle attuali province di Côtes d'Armor, Finistère, Ille-et-Vilaine, Morbihan e Loire Atlantique.
Presidio sostenuto da
Union Bretonne Pie Noir
Cédric Briand (Presidente)
tel. +33 663997294
ferme7chemins@orange.fr
http://bretonnepienoir.com
Cédric Briand
President de l’Union pour la Bretonne Pie Noir
tel. +33 6 63 997 294
ferme7chemins@orange.fr
http://bretonnepienoir.com