Nella valle del Bilìci, in italiano Belìci, le estati sono caldissime e secche, spesso si raggiungono i 40°, e gli inverni sono miti. Questo microclima fa sì che le coltivazioni che da secoli caratterizzano l’economia agricola di quest’area siano di qualità altissima: grano – innanzi tutto timilìa, perciasacchi, russello e legumi – la lenticchia di Villalba in particolare, che trova in questa zona il suo territorio di elezione, ma anche fave e ceci – e ottimi pomodori che in questi terreni ricchi di potassio crescono particolarmente dolci. Alcuni si coltivano senza irrigazione (nel dialetto locale i siccagni) e con questi, in passato, si produceva un ottimo concentrato (l’astrattu), la passata e i pomodori secchi. Nei comuni di Marianopoli, Villalba, Valledolmo e Scaflani Bagni ogni famiglia di contadini coltivava in asciutta i pomodori, sostituiti nel tempo da ibridi moderni più produttivi (brigade, interpeel). Alla raccolta e alla trasformazione partecipava tutta la famiglia. I pomodori si raccoglievano durante il giorno e si lavoravano a sera. Una parte era messa da parte come conserva, il resto era destinato a fare il concentrato. Il concentrato si faceva in particolare a settembre, nel periodo di massima produzione dei pomodori. Per fare l’astrattu si lasciava essiccare al sole la passata su tavole in legno (maìdde). I bambini si occupavano della arriminata (rigirata), cioè per tutto il giorno dovevano rigirarla, al tramonto si recuperava (si faceva la arricugghiuta) si appallottolava con le mani unte d’olio e si metteva in grandi orci o si conservava nella carta per oleata.
Fino a poco tempo fa si credevano persi del tutto i pomodori tradizionali siccagni. Dopo lunghissime ricerche e alcuni tentativi falliti, si è rintracciato un produttore di Villalba che conserva ancora una semente locale antica che riproduce ogni anno nella propria azienda. La forma è allungata con l’apice a punta, si chiama pizzutello. In passato ogni famiglia aveva però i propri semi e li custodiva gelosamente, e spesso li chiamava con il nome del capo famiglia.
Il siccagno è interessante oltre che per la tradizione legata alla sua lavorazione, anche sotto il profilo organolettico e nutrizionale. Ricco di vitamina A e vitamina C, nonché di antiossidanti come il licopene, ha anche un basso contenuto di calorie. È molto saporito, tanto che la passata può essere cucinata anche senza sale.
Stagionalità
il siccagno del Presidio si raccoglie a partire dalla metà di luglio a fine agosto, ma è disponibile tutto l’anno sotto forma di passata e di estratto
Torna all'archivio >Area di produzione
Comuni della valle del torrente Bilìci, da Valledolmo a Marianopoli (provincie di Caltanissetta e Palermo)
Sostenuto da
Regione Sicilia
Fattoria Di Gesu
di Francesco Di Gesu
Strada Statale 121
Contrada Belici
Villalba (Cl)
Tel. 333 7192887
fattoriadigesu@gmail.com
Vincenzo e Rosa Pisa
Contrada Crete
Valledolmo (Pa)
Tel. 320 0575768
dittapisarosa@libero.it
Fabio Di Francesco
Tel. 348 8568642
fbdifrancesco@gmail.com
Referente dei produttori del Presidio
Francesco Di Gesu
Tel. 333 7192887
fattoriadigesu@gmail.com