La costa di Selinunte, nella Sicilia sud-occidentale, è caratterizzata da un’alternanza di tratti sabbiosi e di scogli. I fondali poco profondi passano in breve tempo da 5 a 70 metri di profondità e sono ricchi di un’eterogenea fauna marina, a cominciare dalle sardine e dai tonni.
Su questo incantevole tratto di costa siciliana, noto per i templi dorici dell’acropoli di Selinunte, uno dei più grandi siti archeologici del Mediterraneo, intorno alla metà del XIX secolo, alcune famiglie di pescatori originarie di Cefalù, Porticello, Balestrate e Castellammare del Golfo, attratte dall’abbondanza di pesce, fondarono la borgata di Marinella di Selinunte, oggi frazione della città di Castelvetrano, in provincia di Trapani. I magazzini di salagione delle sardine furono tra le prime costruzioni del borgo. Negli anni ’40 e ’50 del secolo scorso, la salagione delle sardine costituiva una fonte economica di primaria importanza.
Oggi la marineria di Selinunte non è più florida come in passato, ma un gruppo di pescatori mantiene viva la tecnica tradizionale di pesca di quest’area: la sera i pescatori escono a bordo di piccole imbarcazioni, calano le reti a mano, tornano alle prime luci dell’alba col pescato fresco e lo vendono all’asta, organizzata a riva ogni mattina, intorno alle 8.
Si pesca tutto l’anno, ma in modo selettivo (escludendo i giovanili) e variando tecniche e strumenti a seconda della stagione e delle specie da catturare. Oltre alle sardine, protagoniste della cucina selinuntina e pescate tra marzo e settembre, si catturano sgombri in primavera, seppie tra la primavera e l’estate, dentici e mazzancolle tra l’estate e l’autunno, e a seguire spigole, sogliole, orate e lampughe.
I pescatori locali - anche se in minor numero di un tempo - hanno continuato a uscire in mare e a praticare la pesca artigianale sotto costa, usando attrezzi di pesca selettivi a basso impatto. I pescatori vendono il loro pescato direttamente in una struttura sulla banchina del porto.
Il Presidio nasce per sostenere e valorizzare il loro lavoro, salvaguardando questo patrimonio culturale, sociale ed economico.
Area di produzione
Golfo di Selinunte, compreso tra Capo San Marco (Sciacca) e Capo Granitola (Campobello di Mazara)
Presidio sostenuto da
Fed Ex
Nicola Barraco, Antonino Coppola, Antonino Coppola, Gianluca Coppola, Nino Coppola, Giuseppe Cottone, Nicola Orlando, Giacomo Russo,
Margherita Barraco
Tel. 335 654 3877
margheritabarraco75@gmail.com
Referente Slow Food
Serafina Di Rosa
Tel. 333 947 6443
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