La pesca Bella di Borgo d’Ale, spesso chiamata semplicemente “Bella”, è una vecchia varietà di pesca a polpa bianca legata in modo indissolubile alla storia della peschicoltura a Borgo d’Ale. Il frutto, tondeggiante e di pezzatura medio-grande, ha buccia con colore di fondo verde chiaro-biancastro e sovracolore rosso-rosato. La polpa è bianca con venature rossastre in prossimità del nocciolo, molto aromatica (sia in bocca sia al naso) e si stacca facilmente dal nocciolo.
L’area di produzione è un territorio pianeggiante o lievemente collinare del Piemonte nord-orientale, a cavallo tra le province di Vercelli, Biella e Torino. Un ecosistema con terreno e microclima particolari, grazie alla vicinanza del lago di Viverone e della Serra di Ivrea – che, raggiungendo i 20 km di estensione, è la collina morenica più lunga d’Europa – e alla presenza di numerosi corsi d’acqua.
La coltivazione delle pesche, in quest’area, inizia nel 1920 e nel 1930 si registrano già 115 ettari di pescheti. La continua espansione della coltura spinge il Regio Podestà a richiedere l’istituzione di un mercato stagionale di frutta e verdura. Così, nel maggio del 1932 nasce il mercato di Borgo d’Ale. La peschicoltura diventa fonte di lavoro e prosperità per molte famiglie e nel 1937, quando la superficie a pesco arriva a superare i 380 ettari, due fatti legano ancor più saldamente il paese alla coltura del pesco: l’introduzione di una nuova varietà, la pesca Bella di Borgo d’Ale, e l’istituzione della sagra del pesco. La produzione continua a crescere negli anni seguenti. Nel ’50 si registrano 40 mila quintali e a metà degli anni ’70 100 mila quintali, dei quali il 10% circa è costituito dalla Bella di Borgo d’Ale. Da lì in avanti inizia il progressivo declino. Compaiono pesche più grandi, dal colore più attraente e con caratteristiche più adatte al mercato, come produttività costante, buona conservabilità e resistenza alla manipolazione. A questo si aggiunge la riduzione di produttività della Bella – varietà poco autofertile – dovuta all’abbandono delle storiche varietà di pesche bianche impollinatrici. A poco a poco, la superficie coltivata si riduce fino all’abbandono della coltivazione a scopo commerciale nella prima metà degli anni ’90.
Il recupero della varietà è avviato nel 2016, con la messa a dimora prima di 55 e poi altri 500 astoni ottenuti dall’innesto delle ultime 20-30 piante. La forma di allevamento è quella tipica a “vaso basso”, che consente una buona illuminazione, un buon arieggiamento del frutteto e permette di effettuare da terra la potatura, il diradamento e la raccolta.
Il frutto è ottimo mangiato fresco, da solo o in macedonia, magari con l’aggiunta di Erbaluce di Caluso DOCG. Per via della sua delicatezza e del periodo di maturazione limitato parte del raccolto si trasforma in composte, confetture e succhi. La Bella è anche ingrediente di gelati, dolci come le tradizionali pesche al forno, ripiene di cacao, amaretti, e molte altre ricette.
Stagionalità
Si raccoglie tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Il prodotto è reperibile tutto l’anno sotto forma di composte, confetture e succhi.
Da un lato il Presidio incoraggia pratiche agricole sostenibili, che garantiscano la salute del suolo e la conservazione della biodiversità, e promuove la produzione di trasformati con tecniche in grado di rispettare le caratteristiche organolettiche della pesca Bella di Borgo d’Ale. Dall’altro vuole sensibilizzare i consumatori, i ristoratori, le gelaterie e le pasticcerie locali, affinché scelgano un frutto dal sapore straordinario che rappresenta la cultura e l’identità del territorio, sostenendo in questo modo l’attività dei piccoli produttori.
Il Presidio si impegnerà per far sì che questo ecotipo possa tornare a essere elemento fondamentale dell’economia agricola locale e, più in generale, punto di riferimento per la vita sociale di Borgo d’Ale e dei Comuni limitrofi.
Area di produzione:
Comuni di Borgo d’Ale, Alice Castello, Cigliano e Moncrivello in provincia di Vercelli; Viverone in provincia di Biella; Cossano Canavese e Maglione in provincia di Torino.
Presidio sostenuto da
Fed Ex
Az. Agr. Neato Daniele
Via Cella, 92
Borgo d’Ale (Vc)
Tel. 349 5891822
daniele.neato@libero.it
www.agroselva.it
Daniele Canta
Via Don Evasio Ferraris, 37
Borgo d’Ale (Vc)
Tel. 335 7372221
daniele.canta@gmail.com
Alessandro Fiuscello
Via Livorno, 5
Borgo d’Ale (Vc)
fiusceal87@gmail.com
Pier Giuseppe Fiuscello
Via Don Evasio Ferraris, 12
Borgo d’Ale (Vc)
Tel. 320 1940047
fiu.azagr@alice.it
Gian Mario Loggia
Viale dei Gracchi, 22
Borgo d’Ale (Vc)
Tel. 349 3298428
loggiagianmario@alice.it
Monfruit
di Giovanni Fasciola
Via Vische, 6
Moncrivello (Vc)
Tel. 338 4548354
giovannifasciola@icloud.com
Francesco Regis
Via Maglione, 36
Borgo d’Ale (Vc)
agromicregis@gmail.com
Società Agricola Cima s.s.
Via Trompa Lunga, 7
Borgo d’Ale (Vc)
Tel. 333 7630061
gabrielecima90@gmail.com
Gabriele Varalda
Tel. 348 7979672
ilfidu@libero.it
Referente dei produttori:
Paolo Caldera
Tel. 347 3900413
p.caldera@tiscali.it