Gli indigeni Wichi vivono da sempre nella zona arida del Chaco centrale, un territorio caratterizzato da piogge scarse per la maggior parte dell’anno e da rovesci intensi nel mese di novembre. Uno dei prodotti più importanti per la comunità è il miele delle api selvatiche, che nella lingua indigena viene detto twatsaj. I Wichi non sono apicoltori: infatti non allevano le api, ma raccolgono il miele nelle cavità degli alberi. Due mesi dopo l’inizio della fioritura (metà agosto), gli alveari selvatici iniziano ad accumulare miele. Il mese di novembre, quando iniziano le piogge, è il momento propizio per la raccolta. Gli uomini, osservando l’attività delle api, identificano gli alberi o i rami cavi in cui si trova il miele e lo raccolgono, lasciandone una parte, che spesso contiene anche polline, per il nutrimento delle colonie. Estraggono cera e miele e poi pressano il tutto per separare la cera. Infine, filtrano il miele dalle impurità facendolo colare tre volte attraverso un telo e lo confezionano per la vendita.
Nella comunità i ruoli di genere sono ben definiti: gli uomini si dedicano alla raccolta del miele, alla caccia e alla pesca, mentre le donne coltivano e raccolgono frutti selvatici da moltissime spercie aroboree: carruba, chañar, mistol, quebracho blanco, palo borracho, palo santo, chaguar. La salvaguardia di queste piante è molto importante, perché oltre ai frutti, forniscono le fioriture necessarie alle api, il foraggio per gli animali e perfino le tinture naturali per i tessuti. Le donne Wichi sono infatti abilissime nella lavorazione fibra del chaguar, con la quale caratteristiche borse chiamate “yicas”, che vengono commercializzate in loco e usate dagli uomini per riporre il pesce catturato.
L’obiettivo del Presidio è mettere in rete produttori, cuochi e gastronomi, specialisti e istituzioni interessate a preservare e valorizzare i prodotti spontanei raccolti dalla comunità di Larguero, cosi come i saperi, la cultura e le tradizioni locali. Per quel che riguarda il miele, si lavorerà per migliorare la raccolta e le condizioni igieniche dei locali in cui si pressa e filtra il miele, e per promuovere la commercializzazione del miele. Avviato a Larguero, in una seconda fase, il Presidio coinvolgerà altre comunità.
Area di produzione
Provincia di Salta, nel Chaco centrale
Presidio sostenuto da
IFAD - International Fund for Agricultural Development