Melone purceddu di Alcamo

Presidio Slow Food

Italia

Sicilia

Frutta fresca, secca e derivati

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Melone purceddu di Alcamo

Il purceddu d’Alcamo ha la buccia verde, costoluta e rugosa e la forma ovale. Si chiama purceddu perchè la sua forma ricorda un maialino (purceddu in dialetto). È ’una varietà rustica, che si conserva a lungo e che va coltivata rigorosamente in asciutto. La polpa bianca è succosa e diventa più buona e dolce con il passare del tempo grazie alla progressiva concentrazione degli zuccheri contenuti nella polpa. I meloni sono uno dei prodotti più importanti e antichi dell’agricoltura trapanese. Seminati a maggio, si raccolgono, quando non sono ancora perfettamente maturi (in dialetto si dice gresti) a partire da agosto e la loro caratteristica più importante è appunto la serbevolezza. Dopo il raccolto si ripongono in magazzini freschi e ventilati, sovrapposti a cumuli, all’interno di recinti chiamati zamme. Ogni quindici giorni si devono rivoltare con grande cura, senza scuoterli o provocare urti. Questa pratica evita la formazione di marciumi.
Ottimi fino a Natale e oltre – un tempo si conservavano anche fino a febbraio – con il passare del tempo diventano addirittura più buoni: tradizionalmente, dopo la raccolta, si sistemavano sulle terrazze delle case oppure si appendevano ai balconi.
Il purceddu (Cucumis melo var. inodorus) appartiene a una famiglia di vecchie varietà – come anche il cartucciaru di Paceco, o il tondo bianco di Fulgatore – chiamate infatti meloni d’inverno, varietà che purtroppo rischiano di scomparire. Nel 1997, nella Sicilia occidentale, il “Melone d’inverno” occupava una superficie di circa 6000 ettari, di cui 1500 a buccia verde. Recenti indagini effettuate dalla Sezione operativa 85 dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura hanno rilevato una diminuzione di ben 300 ettari di superficie e gli ultimi anni la tendenza continua a essere negativa e la concorrenza di meloni stranieri è sempre più forte.
Il melone purceddu è un ottimo frutto da tavola, ed è uno degli ingredienti del gelato e delle tradizionali granite siciliane.

Stagionalità

Il melone purceddu si raccoglie da agosto a settembre.

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I meloni coltivati nelle campagne di Alcamo e dei comuni circostanti da sempre sono acquistati da grandi grossisti campani che li rivendono sui mercati di Napoli. Sono meloni ricercatissimi e spesso quelli acquistati in Sicilia sono poi spacciati per meloni campani. Ma il ricavo per i coltivatori siciliani è minimo e questa coltivazione sta diventando sempre meno redditizia: per questo alcuni agricoltori si sono riuniti in un Presidio per tentare una commercializzazione autonoma. I produttori hanno fondato un'associazione e hanno trovato un locale dove far maturare i meloni. La tecnica consolidata era quella di appoggiare i meloni sul pavimento, ma i coltivatori del Presidio l'hanno migliorata: hanno avvolto i meloni in retine e li hanno appesi a strutture in legno, come nelle stagionature di salumi, uno ad uno: in questo modo non è più necessario rivoltarli ed è semplice separarli secondo il calibro.

Area di produzione
Comuni di Alcamo ,Castellamare del Golfo, Calatafimi (in provincia di Trapani), Camporeale, Roccamena, S.Giuseppe Iato (in provincia di Palermo)

Presidio sostenuto da
Regione Sicilia
Giuseppe Pirrone
Alcamo (Tp)
via Guerrazzi, 13
tel. +39 339 4109978

Giuseppe Pirrone
Alcamo (Tp)
via Tenente Caravaglios, 67
tel. +39 338 2238878
Responsabile Slow Food del Presidio
Franco Saccà
Tel. 349 8178279
farmaciasacca@gmail.com
I meloni coltivati nelle campagne di Alcamo e dei comuni circostanti da sempre sono acquistati da grandi grossisti campani che li rivendono sui mercati di Napoli. Sono meloni ricercatissimi e spesso quelli acquistati in Sicilia sono poi spacciati per meloni campani. Ma il ricavo per i coltivatori siciliani è minimo e questa coltivazione sta diventando sempre meno redditizia: per questo alcuni agricoltori si sono riuniti in un Presidio per tentare una commercializzazione autonoma. I produttori hanno fondato un'associazione e hanno trovato un locale dove far maturare i meloni. La tecnica consolidata era quella di appoggiare i meloni sul pavimento, ma i coltivatori del Presidio l'hanno migliorata: hanno avvolto i meloni in retine e li hanno appesi a strutture in legno, come nelle stagionature di salumi, uno ad uno: in questo modo non è più necessario rivoltarli ed è semplice separarli secondo il calibro.

Area di produzione
Comuni di Alcamo ,Castellamare del Golfo, Calatafimi (in provincia di Trapani), Camporeale, Roccamena, S.Giuseppe Iato (in provincia di Palermo)

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Territorio

NazioneItalia
RegioneSicilia

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