Lonzino di fico

Presidio Slow Food

Italia

Marche

Dolci

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Lonzino di fico

I fichi sono i Dottati oppure i Brogiotti, seccati dopo l’abbondante raccolto di fine settembre, amalgamati agli altri ingredienti della tradizione povera contadina: mandorle, piccoli pezzi di noce e semi di anice stellato. Talvolta impastati con un poco di sapa (mosto di uva sobbollito a lungo) o mistrà (liquore ottenuto dalla macerazione di frutti di anice nell’alcol) e avvolti in foglie di fico, diventano “lonze” o “lonzini”. Un tempo nelle campagne marchigiane, in particolare nella Vallesina, si coltivavano fichi in abbondanza e maturavano tutti insieme poco prima della vendemmia. I contadini si davano un gran daffare per conservarli in mille modi e proprio così nacquero i salamotti dolci di fichi. Legati con un filo di spago o di lana duravano tutto l’inverno, fino a primavera, accompagnando le merende dei ragazzini e i fine pasto delle feste. Dal colore marrone dorato, compatti e solidi, sono ottimi tagliati a fettine; oggi sono confezionati anche sottovuoto perché si mantengano freschi tutto l’anno.
Il lonzino, tagliato a fettine non troppo sottili, alla vista si presenta come un impasto fine di fichi secchi macinati, con presenza di mandorle e noci. Al naso si sente immediatamente la frutta matura con una nota avvolgente di anice. Al palato deve risultare morbido e armonico.
Se viene servito con la sapa (mosto di uva), risalta meglio la sua dolcezza complessiva con note di caramello.
È ottimo abbinato a un formaggio non molle, di media stagionatura e a un calice di vino passito.

Stagionalità

I fichi sono raccolti ed essiccati da agosto a settembre, ma il lonzino può essere reperito tutto l’anno.

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Il Presidio riunisce gli ultimi produttori e intende valorizzare questa tradizione a partire dalla ristorazione locale. In questo modo vuole anche recuperare la coltivazione dei fichi in quelle zone, soprattutto di quelle varietà espulse dal mercato perché poco produttive e troppo delicate, ma che costituiscono un grande patrimonio di biodiversità. A tale scopo, con la collaborazione dell’Assam Regione Marche, è stato realizzato un impianto di oltre 200 piante di fichi.


Area di produzione
Zona dei Castelli di Jesi media Vallesina (provincia di Ancona).

Presidio sostenuto da
Regione Marche
Produttori

Cooperativa La Bona Usanza
Via Ceresani, 14
Serra de’ Conti (An)
Tel. 334 3229360
info@labonausanza.it
www.labonausanza.it
Referente dei produttori del presidio
Gianfranco Mancini
Tel. 334 3229360
gianfrancomancini46@gmail.com

Referente Slow Food
Morena Montesi
Tel. 349 8058969
morena.montesi@gmail.com
Il Presidio riunisce gli ultimi produttori e intende valorizzare questa tradizione a partire dalla ristorazione locale. In questo modo vuole anche recuperare la coltivazione dei fichi in quelle zone, soprattutto di quelle varietà espulse dal mercato perché poco produttive e troppo delicate, ma che costituiscono un grande patrimonio di biodiversità. A tale scopo, con la collaborazione dell’Assam Regione Marche, è stato realizzato un impianto di oltre 200 piante di fichi.


Area di produzione
Zona dei Castelli di Jesi media Vallesina (provincia di Ancona).

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Referente dei produttori del presidio
Gianfranco Mancini
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Morena Montesi
Tel. 349 8058969
morena.montesi@gmail.com

Territorio

NazioneItalia
RegioneMarche

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