Fava di Sauris

Presidio Slow Food

Italia

Friuli Venezia Giulia

Legumi

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Fava di Sauris

Al confine con l’Austria, nell’estremo nord del Friuli, si elevano imperiose le Alpi carniche. In questa zona montuosa, caratterizzata da pendii scoscesi e strette valli, si trova il comune di Sauris: adagiato a 1.200 metri di altitudine, proprio nel punto in cui la Val Lumei si apre, e verdissimi prati si perdono a vista d’occhio. Le caratteristiche costruzioni in legno e pietra sono le uniche che si trovano in questo borgo montano, culturalmente moto legato ai vicini austriaci, come dimostra l’uso della lingua tedesca.
In questo territorio ha trovato le condizioni ideali una particolare varietà di fava. Il primo documento che testimonia la sua coltivazione nella zona risale al 1683, quando un pellegrino della Frattina descrive nel suo diario le coltivazioni del luogo: “formenti, segalle e fave”. In un menù settimanale del 1819, conservato nell’archivio comunale di Sauris, sono presenti sei giorni su sette, addirittura in due pasti nella stessa giornata. Alcune foto dei primi del ‘900 testimoniano inoltre la presenza delle “seccaiole”, le strutture dove erano fatte seccare le piante, usate ancora oggi a questo scopo.
Conosciuta nel dialetto locale come “poan”, la fava di Sauris è una pianta annuale, una leguminosa che in pieno sviluppo raggiunge circa 1,40 metri di altezza. Il fusto, nonostante necessiti di sostegno, è molto più resistente rispetto alle varietà classiche, perché nel tempo si è adattato al clima rigido della zona e si è andato inspessendo. Per secoli gli agricoltori locali hanno selezionato, conservato e riprodotto i semi dalle piante migliori. La semina avviene a maggio: in una stessa postarella (buca) si depongono 3 o 4 fave precedentemente lasciate in ammollo per 24 ore. I baccelli sono piccoli, cilindrici, allungati, e terminano a punta. Una fitta peluria li protegge e li rende resistenti agli sbalzi termici e alle condizioni climatiche di Sauris. Alle estremità sono visibili dei “pennacchi” scuri che contraddistinguono questo ecotipo rispetto alle varietà commerciali. Contengono da 2 a 6 semi, inizialmente verdi e poi di colore più scuro (dal nocciola al bruno) a completa maturazione.
La fava di Sauris si raccoglie a mano verso la fine di agosto. Le piante si sistemano nelle seccaiole (“kheisn”), che si trovano ai margini dei centri abitati. Dopo circa un mese, quando la fase dell’essiccazione è completata, si passa alla battitura, anch’essa manuale. I semi sono separati dai baccelli con un crivello, lanciando controvento le piante trebbiate con un’apposita paletta.
Un tempo ogni famiglia aveva le fave nel proprio orto: erano fonte di nutrimento fondamentale durante i lunghi inverni, anche grazie alla loro versatilità. Tostate e macinate diventano un’ottima farina per fare pane o polenta (unita ai cereali) e perfino surrogato del caffè. I piatti tradizionali per eccellenza rimangono in ogni caso la minestra di fave e le fave lesse condite con il burro.

Stagionalità

Le fave di Sauris si trovano sul mercato a partire dalle fine di ottobre

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Negli anni ’60 l’industrializzazione dell’agricoltura e la diffusione di varietà più commerciali hanno compromesso anche la coltivazione della fava, che è stata sostituita dai fagioli, più facili da vendere. Gli abitanti di Sauris, tuttavia, si sono resi conto di possedere una varietà unica e preziosa, grazie alla sua capacità di crescere a 1.200 metri e ne hanno ripreso la coltivazione.
Oggi si sta lavorando per promuovere le fave di Sauris come ingrediente principale nelle diete dei paesini montani della zona. Il Presidio è nato per sostenere questo percorso di salvaguardia e valorizzazione. Il disciplinare prevede l’autoproduzione della semente, la rotazione triennale con cereali e patate (o barbabietole) ed esclude qualunque genere di trattamento chimico.

Area di produzione
Comune di Sauris

Sostenuto da
Regione Friuli-Venezia Giulia
Produttori
Albert Domini
Frazione Lateis, 19 A
Sauris (Ud)
Tel. 329 4195850
albert@agricoladomini.it
www.agricoladomini.it

Margherita
di Antonella Petris
Frazione Lateis, 5
Sauris (Ud)
Tel. 328 7368594
info@pa-krhaizar.it
www.pa-krhaizar.it

Dora Maria Martinez
Via di Sopra, 47
Sauris (Ud)
Tel. 335 1455865

Pa’ Mairlan
di Matteo Petris
Via di Sopra, 41
Sauris (Ud)
Tel. 388 1790984
petris.matteo@libero.it

Daniela Protto
Frazione Lateis, 2
Sauris (Ud)
Tel. 328 2745575
prottodaniela70@gmail.com
Referente dei produttori
Albert Domini
Tel. 329 4195850
albert@agricoladomini.it


Referente Slow Food

Samuele Secchiero
Tel. 349 2235944
samuele.secchiero@gmail.com

Negli anni ’60 l’industrializzazione dell’agricoltura e la diffusione di varietà più commerciali hanno compromesso anche la coltivazione della fava, che è stata sostituita dai fagioli, più facili da vendere. Gli abitanti di Sauris, tuttavia, si sono resi conto di possedere una varietà unica e preziosa, grazie alla sua capacità di crescere a 1.200 metri e ne hanno ripreso la coltivazione.
Oggi si sta lavorando per promuovere le fave di Sauris come ingrediente principale nelle diete dei paesini montani della zona. Il Presidio è nato per sostenere questo percorso di salvaguardia e valorizzazione. Il disciplinare prevede l’autoproduzione della semente, la rotazione triennale con cereali e patate (o barbabietole) ed esclude qualunque genere di trattamento chimico.

Area di produzione
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Produttori
Albert Domini
Frazione Lateis, 19 A
Sauris (Ud)
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Frazione Lateis, 5
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Dora Maria Martinez
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Sauris (Ud)
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Pa’ Mairlan
di Matteo Petris
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Daniela Protto
Frazione Lateis, 2
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Albert Domini
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Referente Slow Food

Samuele Secchiero
Tel. 349 2235944
samuele.secchiero@gmail.com

Territorio

NazioneItalia
RegioneFriuli Venezia Giulia

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