Cicerchia di Serra de’ Conti

Presidio Slow Food

Italia

Marche

Legumi

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Cicerchia di Serra de’ Conti

Nella seconda metà del XX secolo erano rimasti in pochi i contadini di Serra de’ Conti che coltivavano la saporita varietà locale di cicerchia, che pure un tempo era molto diffusa nelle Marche. Si seminava in primavera tra il granoturco assieme ai fagioli e ai ceci e si raccoglieva ad agosto. Le piantine riunite in piccoli fasci erano appese al sole e poi battute nell’aia: una buona scorta di cicerchie era una garanzia per l’inverno. Poi questo legume poverissimo è stato abbandonato e, per anni, l’unica cicerchia presente sul mercato è stata quella grande e insipida prodotta dalle multinazionali.
È una varietà minuta e spigolosa, con colorazioni che vanno dal grigio al marrone chiaro maculato. Ha una buccia poco coriacea e un gusto meno amaro delle altre varietà di cicerchie. La cicerchia di Serra de’ Conti non ha bisogno di lunghi tempi di ammollo (sono sufficienti cinque ore) e di cottura (bastano 40 minuti).
Un ingrediente particolarmente versatile: ottima in zuppe e minestre, ma anche cucinata in purea o servita come contorno dello zampone. Con la farina di cicerchie, inoltre, si preparano maltagliati e pappardelle.

Stagionalità

La raccolta avviene a fine luglio ma si trova essiccata tutto l’anno.

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Soltanto qualche contadino di Serra de’ Conti ha continuato a coltivare nell’orto di casa la minuta e saporita varietà marchigiana, salvandola dall’estinzione definitiva. Pochi anni fa questo antichissimo legume era quasi scomparso e proprio per questo è salito a pieno titolo sull’Arca del Gusto. Lo ha salvato un gruppo di giovani agricoltori riuniti ne “La bona usanza”, una cooperativa di Serra de’ Conti.
Il Presidio, ora, porta avanti questo importante lavoro di recupero, selezione del germoplasma, rilancio commerciale e valorizzazione. Sono stati acquistati nuovi macchinari per la selezione ed è stato stilato un disciplinare che prevede una coltivazione a basso impatto ambientale e rispettosa del territorio.


Area di produzione
Comune di Serra de’ Conti (provincia di Ancona).

Presidio sostenuto da
Regione Marche
Produttore

Cooperativa La Bona Usanza
Via Ceresani, 14
Serra de’Conti (An)
Tel. 334 3229360
info@labonausanza.it
www.labonausanza.it
Referente dei produttori del Presidio
Gianfranco Mancini
Tel. 338 8169718
gianfrancomancini46@gmail.com

Responsabile Slow Food del Presidio
Morena Montesi
Tel. 349 8058969
morena.montesi@gmail.com
Soltanto qualche contadino di Serra de’ Conti ha continuato a coltivare nell’orto di casa la minuta e saporita varietà marchigiana, salvandola dall’estinzione definitiva. Pochi anni fa questo antichissimo legume era quasi scomparso e proprio per questo è salito a pieno titolo sull’Arca del Gusto. Lo ha salvato un gruppo di giovani agricoltori riuniti ne “La bona usanza”, una cooperativa di Serra de’ Conti.
Il Presidio, ora, porta avanti questo importante lavoro di recupero, selezione del germoplasma, rilancio commerciale e valorizzazione. Sono stati acquistati nuovi macchinari per la selezione ed è stato stilato un disciplinare che prevede una coltivazione a basso impatto ambientale e rispettosa del territorio.


Area di produzione
Comune di Serra de’ Conti (provincia di Ancona).

Presidio sostenuto da
Regione Marche
Produttore

Cooperativa La Bona Usanza
Via Ceresani, 14
Serra de’Conti (An)
Tel. 334 3229360
info@labonausanza.it
www.labonausanza.it
Referente dei produttori del Presidio
Gianfranco Mancini
Tel. 338 8169718
gianfrancomancini46@gmail.com

Responsabile Slow Food del Presidio
Morena Montesi
Tel. 349 8058969
morena.montesi@gmail.com

Territorio

NazioneItalia
RegioneMarche

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