La Murgia è un altopiano carsico di forma quadrangolare collocato all’incirca nella Puglia centrale, la parte che si trova in provincia di Bari viene definita dalle persone del posto “Murgia carsica” e si colloca a sud est di Bari . In passato questo territorio era ricco di allevamenti e di coltivazioni: vigneti, mandorleti e oliveti, che si adattavano bene al terreno roccioso e spesso privo di acqua. Oltre a queste colture destinate al commercio, i contadini piantavano legumi, cipolle, che erano alla base della loro alimentazione e che vendevano nei mercati locali: ceci e lenticchie, soprattutto, e tra i primi in particolare un cece rugoso, di colore nerissimo. Se a livello mondiale il cece è una delle leguminose più coltivate, in assoluto, in Italia i quantitativi prodotti ogni anno sono trascurabili e sono quasi tutti prodotti nel centro, sud Italia.
Il cece nero della Murgia carsica è diverso, nella forma e nel colore, dal cece sultano comune: questo ecotipo locale ha una forma a chicco di mais, molto più piccola, con la buccia rugosa e irregolare, l’apice a forma di uncino, molto gustoso e ricchissimo di fibre (tre volte tanto la quantità presente in un cece comune) e di ferro. Grazie alla sua alta concentrazione di ferro, in passato era consigliato alle donne gravide. Non ha mai avuto un mercato florido, anche perché la sua buccia consistente richiede un tempo di ammollo di 12 ore e una cottura di circa due ore. Ma il sapore è buonissimo, vagamente erbaceo: la sua naturale sapidità fa sì che sia possibile consumarlo con un filo di olio extravergine, senza sale. La cucina locale lo propone in zuppa con un soffritto abbondante di cipolle o come primo piatto con tagliolini, pomodoro e un filo d’olio
Stagionalità
Il cece nero si raccoglie ad agosto ed essiccato è reperibile tutto l'anno.
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Comuni di Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge, Sant’Eramo in Colle e comuni limitrofi (provincia di Bari)
Presidio sostenuto da
Camera di Commercio di Bari in collaborazione con Cia
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Acquaviva delle Fonti (Ba)
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L’associazione riunisce i coltivatori di cece nero Sebastiano Capozzo, Giacomo Palmirotta, Anna Iannone, Riccardo Francesco Lovecchio, Giovanni Valentino, Stefano Castellaneta, Vito Giovanni Fraccascia e Giuseppe Valentino.
Vito Abrusci
Tel. 339 1936517
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Responsabile Slow Food del Presidio
Angelo Nardulli
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angelo.nardulli@gmail.com