Caciofiore della campagna romana
L’uso del cardo selvatico in sostituzione del caglio era una pratica di caseificazione assai diffusa al tempo dei romani, in particolare nella campagna romana, dove il cardo e il carciofo crescono benissimo. Il loro impiego è stato ripreso negli anni passati e un Presidio Slow Food ha sostenuto l’attività di quattro pastori, alcuni transumanti, che usano come caglio il “fiore” di cardo, appositamente coltivato, e ripropongono pecorini a latte crudo dal sapore antico, in particolare il caciofiore. Presente nella bibliografia sino a pochi anni fa in Abruzzo e nelle Marche, il caciofiore ha nel Lazio la sua terra di origine.
Area di produzione: aree agricole intorno a Roma
Presidio sostenuto da: Camera di commercio, industria e artigianato di Roma, Azienda Romana per i Mercati
Stagionalità: il periodo di produzione va da ottobre a giugno
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