Il territorio del piccolo Comune di Caraglio, nella zona pedemontana della Valle Grana, è da sempre particolarmente vocato per la coltivazione dell’aglio. Grazie alla vicinanza delle Alpi, gli inverni sono freddi e nevosi, mentre le primavere e le estati sono fresche e ventilate, e questo microclima dona all’aglio (cotto ma anche crudo) un sapore delicato e una facile digeribilità.
La semina avviene in autunno e l’aglio è coltivato secondo tecniche tradizionali: lavorazioni manuali, niente chimica di sintesi, rotazione almeno triennale con leguminose (ad esempio lenticchie e fagioli), cereali (come mais ottofile e barbarià, una consociazione di segale e frumento usata in passato dai contadini per produrre una farina particolare) e altre specie (come patate e cavoli) coltivate su terreno eventualmente fertilizzato con letame bovino maturo.
La pianta è vigorosa e rustica, il bulbo ha dimensioni piccole (20-60 mm) e spicchi affusolati con striature color rosso vinaccia. Dopo la raccolta si fanno seccare i bulbi sui graticci e quindi si confezionano, rigorosamente a mano.
Al naso l’aglio storico di Caraglio offre profumi e aromi delicati, che si ritrovano anche al palato. La persistenza gustativa lo rende un ingrediente ideale per alcune preparazioni tipiche piemontesi come la soma d’aj (una bruschetta con pane casareccio, aglio, olio extravergine e sale), la bagna cauda (una salsa a base di aglio e acciughe) e il bagnetto verde.
Stagionalità
L’aglio storico di Caraglio si raccoglie a San Giovanni, il 24 giugno. Dopo la fase dell’essicazione (di almeno 40 giorni) è pronto per essere consumato.
Torna all'archivio >Negli ultimi anni, grazie a un piccolo Consorzio locale, la coltivazione è ripresa ma solo recentemente i produttori sono riusciti a recuperare l'ecotipo originario, grazie a una famiglia di Caraglio che ha preservato la semente autentica.
Ogni anno i produttori selezionano gli spicchi più belli e si scambiano il seme nell’ambito del Consorzio, per dargli più vigore e adattabilità.
Il Presidio è nato per supportare il lavoro del Consorzio e per valorizzare questo prodotto, con l’obiettivo di favorire la ripresa della coltivazione dell’aglio anche in alcune aree marginali incolte e di coinvolgere progressivamente nuovi produttori.
Area di produzione
Il territorio del Comune di Caraglio (provincia di Cuneo)
Presidio sostenuto da
Banca di Caraglio, del Cuneese e della Riviera dei Fiori – Credito Cooperativo
Azienda Agricola Giuliana Ceaglio di Debora Serra
Via Regina Margherita, 125
Bernezzo (Cn)
Tel. 328 4882371
az.ceaglio.giuliana@gmail.com
La Fattoria dell’Aglio
di Sandra Arneodo e Debora Garino
Via Macagno, 22
Caraglio (Cn)
Tel. 340 4520002
info@fattoriadellaglio.it
Massimo Morre
Piazza Giuseppe Garibaldi, 2
Caraglio (Cn)
Tel. 339 7325769
morre@agliodicaraglio.it
Coltivatori
Marco Beccaria
Via Paschera San Defendente, 39
Caraglio (Cn)
Tel. 340 1624320
becca.marco82@gmail.com
Lorenzo Benessia
Via Roma, 1
Caraglio (Cn)
Tel. 347 5909885
lorenzobenessia@yahoo.it
Valter Rinaldi
Via Castelletto Stura, 4
Morozzo (Cn)
Tel. 320 2375802-335 8168321
serenaperotti1@gmail.com
Manuela Rovera
Frazione Paschera San Defendente, 62
Caraglio (Cn)
Tel. 335 8099056
culumbot@libero.it
Aurelio Agnese
Tel. 347 9095702
aurelioesandra@libero.it
Responsabile Slow Food del Presidio
Carlo Rocca
Tel. 335 8099056
culumbot@libero.it