Il nome deriva da una piccola contrada di Paceco (Trapani) – la zona della sua coltivazione storica – e dal colore. L’area di produzione comprende il comune di Paceco, parte del comune di Trapani, Erice, la zona settentrionale di Marsala e Salemi: in tutto circa 90 ettari. Ma attualmente se ne coltivano circa 15, generalmente in asciutta, in terreni scuri e argillosi e in rotazione con il melone, le fave e il grano duro. Si semina tra novembre e dicembre (a volte anche in gennaio) e si raccoglie fresco nel mese di maggio, oppure a giugno, essiccato in parte sui campi. La raccolta va effettuata la sera – nelle giornate più calde occorre attendere addirittura il calare della notte – perché le foglie, essendo più umide, consentono il lavoro manuale di intreccio dei bulbi. L’aglio Rosso di Nùbia ha un bulbo costituito mediamente da dodici bulbilli, le tuniche esterne bianche e quelle interne di colore rosso vivo. Secondo la tradizione viene confezionato in trecce molto grandi (di cento teste ciascuna) e appeso ai balconi oppure sistemato in cantine o magazzini.A seconda del diametro del bulbo, la trizza si chiama cucchia rossa (50 mm), corrente (40 mm), cucchiscedda (30 mm) o mazzunedda (20-25 mm). Da qualche anno, per andare incontro alle esigenze del mercato, si producono trizze con una sola treccia e un numero inferiore di bulbi (da 10 a 50) ed un cestino formato da soli 4 bulbi. Il sapore dell’aglio rosso di Nùbia è particolarmente intenso, grazie al suo contenuto di allicina, nettamente superiore alla media (sono stati fatti confronti dalla Facoltà di Agraria di Palermo con le principali varietà nazionali). Nella cucina trapanese è ingrediente cardine di alcune delle preparazioni tipiche più importanti. In primo luogo la pasta con il pesto alla trapanese (a base di aglio pestato, basilico, mandorle, pomodoro, olio extravergine, sale e pepe), piatto povero che, in dialetto, si chiama appunto pasta cull’àgghia, cioè all’aglio. E quindi il celebre cuscus di pesce.
Stagionalità
L’aglio si raccoglie da maggio a giugno, essiccato è reperibile tutto l'anno
Torna all'archivio >Tale coltivazione viene ancora oggi praticata con metodi tradizionali che si sono perpetuati nel tempo che vanno dall’attenta selezione dei bulbilli, alla tecnica di coltivazione rispettosa dell’ambiente, all’impianto e raccolta manuale fino alla fase di asciugatura e intrecciatura.
Area di produzione
Comuni di Paceco, Trapani, Erice, Valderice e Palizzolo (provincia di Trapani)
Presidio sostenuto da
Regione Sicilia
Rosalba Gallo
Contrada Nubia Via Garibaldi, 8
Paceco (Tp)
Tel. 349 8187150
rosal.gallo@alice.it
Antonino Genovese
Contrada Nubia Via Dante, 41
Paceco (Tp)
Tel. 346 5159021-340 2510851
genovese63nino@libero.it
Giovanni Manuguerra
Contrada Nubia Via del Melograno, 1
Paceco (Tp)
Tel. 349 8659474
agliorossodinubia@gmail.com
Vito Manuguerra
Contrada Nubia Via del Melograno, 26
Paceco (Tp)
Tel. 340 5716653
agliorossodinubia@gmail.com
Francesca Simonte
Contrada Dattilo - Via I Maggio, 27
Paceco (Tp)
Tel. 329 8367976
info@specialitadisicilia.com
Giovanni Manuguerra
Tel. 349 8659474
agliorossodinubia@gmail.com
Responsabile Slow Food del Presidio
Franco Saccà
Tel. 349 8178279
farmaciasacca@gmail.com