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Home » 10.000 Orti in Africa » Orto comunitario di Tarsoi

Orto comunitario di Tarsoi

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Kenya

Rift Valley

Il gruppo di giovani uomini e donne aderenti a questo orto è nato nel 2007 per lavorare ed ottenere nuove risorse insieme e poter vincere la povertà. Tutto è iniziato con l’impiego di fondi personali; questo ha permesso di avere un capitale iniziale ed aprire piccole imprese individuali. Si sono uniti al progetto Smart Iniziative nel 2009, un’organizzazione locale che forma gli agricoltori sulla creazione di un orto, sul compostaggio, sull’agroforestazione, sul microcredito e sulla conservazione di prodotti locali. Tutto questo è possibile coinvolgendo agricoltori nella formazione, nei workshops e nei programmi di scambio. I raccolti crescono in un appezzamento di mezzo acro che include banane, granoturco, kale (un tipo di cavolo ricco di beta carotene, vitamina C), morella, iuta, arachidi, soia, ed amaranto. La maggior parte di questi vegetali sono stati importati da Smart Initiative da altre regioni, dal momento che i membri di questo gruppo non avevano mai praticato l’agricoltura, essendo nomadi. I programmi del gruppo per il futuro sono di aumentare la biodiversità, piantare più prodotti per il sostentamento, vendere il surplus per avere del reddito e creare un vivaio ed un pollaio.

Area
villaggio di Tartar, Lityei sub location, Kishaunet, Distretto di West Pokot nella Contea di West Pokoti

Coordinatore
Evelyn Riripon

Prodotti

  • amaranto (A. dubius)
  • mais
  • arachide
  • cavolo nero
  • banana dolce
  • foglia di juta
  • erba morella
  • soia (fagiolo)

Slow Food in Kenya

Il paese più ricco e dinamico dell'Africa dell'est, che nella capitale Nairobi ospita le sedi delle maggiori istituzioni internazionali (ONU, FAO, WB, etc) è da anni simbolo di grandi contraddizioni ed è alle prese con sfide impegnative: migrazioni interne legate ai cambiamenti climatici (i periodi di siccità prolungata negli ultimi 30'anni sono diventati sempre più frequenti e intensi) e alle instabilità politiche nell'area; continue pressioni esercitate dalle multinazionali sul governo affinché il paese produca a beneficio dell'esportazione e facendosi carico delle conseguenze (inquinamento ed esaurimento delle risorse, speculazioni sui terreni coltivabili, privatizzazione e finanziarizzazione dei servizi pubblici). Nel 2016 il National Assembly Committee of Agriculture ha confermato il divieto di coltivazione degli OGM ma le sperimentazioni proseguono. Gli investimenti principali nel settore agricolo nazionale – che coinvolge circa il 75% della popolazione - riguardano alcune filiere produttive (mais e cereali, allevamento intensivo) e insistono sul bisogno di aumentare la produttività, anziché puntare a differenziare la produzione, garantire maggiore sostenibilità ambientale e migliorare la distribuzione dei beni comunitari. Slow Food è attivo in Kenya dal 2004 e oggi coinvolge una rete forte che difende la biodiversità locale, promuove la produzione sostenibile e il consumo responsabile, e crea connessioni tra gruppi indigeni, tra pastori e contadini, tra produttori e cuochi. L’Associazione è formalmente registrata e riconosciuta dal governo; collabora con altre organizzazioni internazionali e locali, con autorità pubbliche, istituzioni e media. I giovani sono coinvolti nel progetto degli orti e nella lotta contro lo spreco alimentare, promuovendo un’agricoltura sostenibile, informando sulle minacce alla sovranità alimentare, favorendo la coesistenza pacifica tra le varie comunità attraverso scambi di conoscenze e dando dignità alle tradizioni culinarie keniote. In questi anni è stata realizzata una importante mappatura dei prodotti a rischio di estinzione (sfociata in un libro sui prodotti dell’Arca in Kenya e nell’avvio di diversi Presìdi), grazie al coinvolgimento di una rete ampia e alla collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche (attraverso il programma di borse di studio Slow Food, oltre 10 kenioti si sono laureati in Italia, all’Università di Scienze Gastronomiche). Il progetto dell’Alleanza dei Cuochi è stato lanciato nel 2016 e Slow Travel - un’iniziativa sul turismo responsabile – ha cominciato a sensibilizzare consumatori e visitatori su prodotti/iniziative locali e sullo sviluppo sostenibile. Blog: slowfoodkenya.wordpress.com

Informazioni sull'orto

Tipo:Comunitario
Superficie in m2:2024
Condotta Slow Food:West Kenya
Coordinatore:John Kariuki Mwangi
Gemellato con:Bistrot del Mondo, Condotta Slow Food Scandicci, Toscana

Foto

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