Da loro si mangia e si sta bene: per questo hanno vinto il premio ‘Miglior Oste’ della guida Osterie d’Italia 2023, pubblicata da Slow Food Editore.
Loro sono Roberto Casamenti e Alessandra Bazzocchi, ex geometra lui ed ex insegnante lei, e da una quindicina di anni gestiscono l’osteria La Campanara a Pianetto, frazione del comune di Galeata, in provincia di Forlì-Cesena, uno dei locali storici dell’Alleanza Slow Food dei cuochi. Anche nel 2023, dunque, il vincitore del premio ‘Miglior Oste’ è andato a un membro dell’Alleanza: l’anno scorso il riconoscimento era stato assegnato a Tiziana Tacchi, di Il grillo è buon cantore di Chiusi, in provincia di Arezzo).

Siamo in Romagna, non in pianura ma sui primi pendii che portano verso la Toscana (e infatti quella zona ancora oggi si chiama Romagna Toscana), non distante dal Parco nazionale delle Foreste Casentinesi Campigna Monte Falterona.
Lì, in una frazione dove vivono poche decine di persone, Roberto e Alessandra hanno rilevato e ristrutturato la vecchia canonica abbandonata e hanno aperto un’osteria. Un posto semplice, nell’accezione migliore del termine: da loro si mangiano pochi piatti, quelli della tradizione vera, fatti con gli ingredienti di stagione e con materie prime provenienti da produttori che in carta vengono indicati con nome e cognome. Chi si siede da loro, sa che cosa mangia. E se non lo sa, è nel posto giusto per scoprirlo: Roberto e Alessandra, infatti, da sempre rivendicano il ruolo dell’oste, colui che «è in trincea, nel senso che deve fare didattica tutti i giorni, educare al cibo, reinsegnare a mangiare e a fare scelte quotidiane attente».
Alla Campanara non si mangiano piatti sofisticati e non ci si inventa nulla: in cucina la tradizione la fa da padrona, a partire dal tortello alla lastra, passando per le tagliatelle al ragù di mora romagnola e arrivando ai sughi con i funghi, tanto per citare qualche piatto. Il menù varia a seconda di quando si passa a trovarli, ma una cosa è certa e oggi è scolpita anche nella motivazione al premio: “Non importa se è per una cena, per colazione o per un bicchiere di vino e una polpetta nel giardino: da loro si sta come quando si va a trovare un caro amico. E non è solo un modo di dire, perché amici di Roberto e Alessandra si diventa facilmente”.
di Marco Gritti, m.gritti@slowfood.it
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