Mettiamo le mani in pasta!

L’archeocuoca Gabriella Cinelli, protagonista dell’appuntamento del 24 settembre di In Cucina con Slow Food, ci svela alcuni trucchi per far mangiare le verdure ai bambini

Ludendo docere ovvero insegnare giocando: è questo il motto di Gabriella Cinelli, archeocuoca itinerante e docente di cucina, protagonista il 24 settembre di Mettiamo le mani in pasta!, il secondo appuntamento in presenza di In Cucina con Slow Food, il ciclo di lezioni con i cuochi dell’Alleanza Slow Food che prende avvio proprio in occasione di Terra Madre Salone del Gusto.

Cresciuta nella cucina dell’hotel ristorante di famiglia, tra galline e ortaggi, Gabriella Cinelli è una cuoca atipica: si è diplomata al liceo classico e poi ha frequentato la facoltà di lettere, coltivando la sua passione per la narrazione e l’etimologia delle parole. Passione che poi, grazie all’approccio diretto con le materie prime e agli insegnamenti della sua famiglia, ha saputo declinare nella gastronomia, costruendo nuovi metodi didattici e nuove tecniche.

Oltre a essere docente di tecniche di cucina e cuoca itinerante, è anche insegnante di Orto in Condotta, archeologa del gusto, sommelier professionista, fiduciaria della condotta Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene, referente del Presidio del giglietto di Palestrina e di quello della fagiolina di Arsoli, e docente di analisi sensoriale.

Un’archeocuoca alle origini del gusto

«Sono arrivata alla cucina tardi, dopo gli studi. Ma l’interesse era talmente forte che ho deciso poi di farne un mestiere a tempo pieno.

Quella che insegno, e metto in pratica, si può considerare una cucina laterale: dopo aver assorbito la tradizione e sviluppato gli aspetti che più sentivo miei, ho cercato di capire come applicare il mio interesse per le origini anche a tutto l’aspetto gastronomico. Perché di ogni cosa, cucina compresa, bisogna capire le origini, la storia, il perché una tradizione è diventata tale».

E così è nata l’idea dell’archeocuoca: «Negli anni mi sono avvicinata alla storia e alla cultura dell’alimentazione e della gastronomia. La mia vera passione è capire e interpretare l’arte culinaria fin dalle origini e capire il suo sviluppo nel corso dei secoli. Mi piace poi riscoprire preparazioni e ricette antichissime, proponendole durante eventi a tema. La scommessa più grande, ad esempio, è stata la creazione della Kykeon, la Birra di Circe, che non manca mai nei miei Archeo Banchetti».

Dallo studio all’insegnamento

Tutti aspetti che mette in pratica anche nell’insegnamento. Gabriella Cinelli ama, infatti, partire dallo studio degli ingredienti per stimolare la curiosità dei suoi allievi e avvicinarli il più possibile alla materia prima.

Ma non solo: «È importante parlare anche dei produttori, della loro storia, dei loro metodi. E questo cambio di approccio lo devo soprattutto a Slow Food che mi ha permesso di avvicinarmi a chi il cibo lo produce».

Così ha fatto all’Istituto Alberghiero di Tivoli dove ha iniziato a insegnare diversi anni fa, applicando praticamente da subito questo nuovo metodo didattico: «Mi sono resa conto che i ragazzi erano incuriositi dalla narrazione dei piatti tradizionali e che, una volta conosciuta la storia, erano stimolati a prepararli con un occhio diverso».

Abituata a insegnare a ragazzi e adulti, per lei è stato naturale approcciarsi anche ai bambini: «Nel 2012 insegnavo ai corsi di Eataly Roma e mi sono accorta che mancava la parte dedicata ai bambini e ai ragazzi. Ho così proposto la summer school “Cuochi si diventa… Junior!” organizzata nell’ambito del progetto Master of Food di Slow Food e da lì è iniziata la mia avventura con i più piccoli».

A Terra Madre Salone del Gusto mettiamo le mani in pasta

Ed è proprio a loro che si rivolge nella lezione Mettiamo le mani in pasta! del 24 settembre a Terra Madre Salone del Gusto, presso lo stand del Pastificio Di Martino. In questa occasione, Gabriella Cinelli proporrà ricette in grado di incuriosire bambini e ragazzi, invitandoli a giocare e sperimentare e coinvolgendoli nella preparazione dei piatti. Ma soprattutto cercherà di avvicinare anche i più diffidenti alle verdure.

Il suo segreto? Far conoscere gli ingredienti attraverso i cinque i sensi. «In questo modo – spiega Gabriella Cinelli – i bambini si avvicinano gradualmente alla materia prima con la vista, poi con il tatto, l’olfatto, l’udito e, infine, con il gusto. Prima di iniziare mi piace chiedere ai bambini di che gusto si sentono e capire con loro quali sapori conoscono. La componente ludica è fondamentale per stabilire un primo contatto con i bambini, ma soprattutto per creare un rapporto di fiducia reciproca».

È questo, infatti, l’ingrediente segreto per avvicinare i più piccoli alla cucina: «Non dobbiamo ingannarli, altrimenti rischiamo di far perdere loro curiosità e interesse. La cosa migliore che possiamo fare è metterci al loro fianco, raccontare da dove arriva la verdura che hanno nel piatto e spiegare che, anche se qualcosa non ci piace, grazie alla cucina possiamo trasformarla per renderla appetitosa. Le zucchine, ad esempio, godono di pessima fama! Ma con me i bambini imparano ad apprezzarle perché ne racconto la storia, gliele faccio toccare, annusare, tagliare, assaggiare. E poi le cuciniamo insieme e le trasformiamo in golose polpette che non vedono l’ora di rifare a casa con i genitori».

Per imparare tutti i suoi segreti e scoprire nuove ricette a base di verdure quindi appuntamento a sabato 24 settembre alle 10.30 e alle 11.30 presso lo stand del Pastificio Di Martino a Terra Madre Salone del Gusto!
Qui tutti i dettagli.

 

In cucina con Slow Food, a lezione con i cuochi dell’Alleanza è realizzato grazie al contributo di Pastificio Di Martino, QBA – Quality Beer Academy di Radeberger Gruppe e Acqua San Bernardo. Mentre il progetto dell’Alleanza Slow Food dei cuochi è sostenuto da Arix, Pastificio Di Martino e San Bernardo.
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