L’Alleanza Slow Food dei cuochi entra nelle scuole della Lombardia

L’educazione è da sempre uno dei pilastri del lavoro di Slow Food. Tra gli obiettivi principali della nostra associazione, infatti, c’è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, incoraggiando e mostrando stili di vita e consumi alimentari più rispettosi di ambiente e lavoratori.

Un obiettivo che vogliamo raggiungere insieme a comunità e a istituzioni. A cominciare dalla scuola.

L’Alleanza Slow Food dei cuochi cresce: nove scuole lombarde hanno firmato il protocollo che sancisce il loro ingresso nella rete di cui fanno parte  cuochi, osti, ristoratori in 25 Paesi del mondo, dall’Argentina alla Russia, dal Sudafrica all’Islanda, passando per Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Marocco e Kenya. 

Scrivere insieme il futuro della ristorazione 

L’idea di allargare l’Alleanza Slow Food dei cuochi agli istituti scolastici è dettata da una semplice ragione: in quelle classi studiano giovani che presto saranno coinvolti in prima persona nelle filiere alimentari di ristoranti, alberghi e altre strutture ricettive. Quale miglior occasione, dunque, per avvicinare ancor di più le ragazze e i ragazzi al significato di un cibo buono, pulito e giusto per tutti?

La collaborazione tra la rete Slow Food e le scuole aderenti si sviluppa in una serie di attività formative: tra queste, visite ai Mercati della Terra Slow Food, incontri con i produttori dei Presìdi Slow Food o dell’Arca del Gusto locali, degustazioni e laboratori di educazione sensoriale. Sono previste occasioni di scambio e di confronto, ad esempio quando i cuochi incontrano gli studenti per raccontar loro il valore delle proprie esperienze anche attraverso la dimostrazione di tecniche di cucina e di trasformazione dei prodotti. Il progetto coinvolge anche il personale docente, che ha l’opportunità di seguire percorsi di formazione e aggiornamento.

Attraverso tutte queste iniziative, Slow Food intende avvicinare le alunne e gli alunni delle scuole alle produzioni di qualità, rispettose dell’ambiente, delle persone e degli animali, e degli attori di queste filiere. Al centro del rapporto tra la rete dell’Alleanza e le scuole ci sono valori come il rapporto con il territorio, elemento imprescindibile nella formazione di una coscienza alimentare completa, la conoscenza della biodiversità locale e la riduzione degli sprechi. 

Tra le primissime scuole ad aderire c’è stato l’Istituto Superiore Crotto Caurga di Chiavenna, in provincia di Sondrio. «È oramai da un anno che abbiamo avviato questa collaborazione» spiega Salvatore Tomacci, docente di Sala e vendita nonché fiduciario della Condotta Slow Food della Mera, in Valchiavenna. «Le classi coinvolte dal progetto sono quelle del triennio, dalla terza alla quinta, anche se per via della situazione emergenziale finora hanno partecipato soltanto i ragazzi più grandi». 

Quali attività sono state fatte?

«Ci sono venuti a trovare alcuni cuochi dell’Alleanza Slow Food per spiegare la filosofia dell’associazione della Chiocciola e mostrare il loro modo di approcciarsi alla materie prime in cucina, compresi i Presìdi Slow Food e i prodotti dell’Arca del Gusto», prosegue Tomacci. Tra gli ospiti, Paolo Ciapparelli, referente dei produttori del Presidio dello Storico ribelle: «Ha parlato ai ragazzi dell’alpeggio, della mungitura e della lavorazione di questo formaggio unico. Alcuni studenti sono rimasti increduli a sentirlo parlare; significa che c’è tanto lavoro da fare, tanta educazione da portare nelle scuole».

Altri ragazzi, prosegue Tomacci, sono invece rimasti colpiti dalla cura maniacale dimostrata dai cuochi dell’Alleanza Slow Food nella scelta dei prodotti, apprezzando il fatto che i cuochi conoscano così bene i produttori dai quali si riforniscono. E i docenti? Anche loro hanno risposto positivamente, assicura Tomacci, e alcuni di loro hanno anche sottoscritto la tessera associativa a Slow Food.

Il progetto voluto da Slow Food, inoltre, guarda al mondo del lavoro: grazie alla collaborazione con le scuole alberghiere sarà possibile sviluppare competenze in ambito professionale spendibili nel mondo del lavoro. Nel protocollo siglato tra gli istituti scolastici e l’Alleanza Slow Food dei cuochi, infatti, è richiamata anche la possibilità che i ragazzi vadano a fare esperienza nei locali dei ristoratori che fanno parte della rete.

Le scuole lombarde entrate a far parte dell’Alleanza Slow Food dei cuochi

Le scuole ad aver già siglato l’accordo sono nove: l’Istituto Superiore “Crotto Caurga” di Chiavenna (Sondrio), l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Romagnosi” di Erba (Como), il Centro di Formazione Professionale Canossa di Brescia, l’Istituto Superiore “Andrea Mantegna” di Brescia, l’Istituto Superiore “San Pellegrino” di S. Pellegrino Terme (Bergamo), il Centro Servizi Formazione Enaip  di Voghera (Pavia), l’Opera Diocesana della Preservazione della Fede Santachiara di Voghera/Stradella (Pavia), l’Istituto De Filippi di Varese e l’Ente di Formazione InChiostro di Soncino (Cremona).

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