E la razza più antica d’Europa sbarca a scuola per trasmettere ai più piccoli il valore della biodiversità
È conosciuta in tutto il modo come “la pecora delle alghe” ed è la razza più antica del Nord Europa e tra le più antiche e rare al mondo. Vive selvaggia sulle coste dell’isola più settentrionale delle Orcadi scozzesi e si è geneticamente adattata nel corso dei secoli a una dieta a base di alghe marine. È la pecora del North Ronaldsay e da oggi è il primo Presidio Slow Food della Scozia. Grazie ai soci e volontari dell’associazione sul territorio, Slow Food è riuscita ad avviare un progetto di tutela e promozione di questa razza che davvero ha qualcosa di unico da raccontare. E non finisce qui: grazie al loro impegno, nelle scuole scozzesi verrà distribuito un libretto per trasmettere alle giovani generazioni il valore della biodiversità che intreccia la storia e le tradizioni gastronomiche dell’isola. Scarica qui il libretto in inglese.
Infatti, secondo un’indagine danese sui ritrovamenti ossei nell’arcipelago, il suo Dna conta 8.000 anni ed è antico quanto le origini dell’agricoltura isolana stessa.
Discendenti delle pecore a coda corta dell’Europa settentrionale, le North Ronaldsay vivono esclusivamente lungo la costa. Per saperne di più clicca qui.
«Sono impegnato a garantire che le pecore del North Ronaldsay rimangano il più possibile legate al loro habitat naturale sull’isola – dice Billy Muir, contadino alla terza generazione nella sua fattoria. «La dieta delle pecore è governata dal sole e dalla luna: quando le maree sono basse gli animali scendono a riva per nutrirsi delle alghe, mentre ritornano sui prati della costa quando le onde alte si infrangono sulle rocce, creando un legame unico e naturale con l’isola».
Nel 1832 l’allora lord di North Ronaldsay decise che i suoi pascoli, destinati all’allevamento bovino, dovessero essere preservati dalle pecore autoctone e a questo scopo fece erigere un muro lungo tutto il perimetro dell’isola, in modo da costringere gli animali a vivere selvaggi lungo la costa. Con tutta probabilità fu questa separazione a permettere la conservazione della razza e a impedire che si incrociasse con altre, causa, quest’ultima, del declino di altre pecore delle Orcadi.
La razza non è a rischio di estinzione ma il suo equilibrio è molto fragile. Il Presidio, che oggi conta 12 produttori, ha l’obiettivo di conservare questo patrimonio isolano e di preservare le razze e il sistema sociale tradizionale del “crofting”, le fattorie a gestione familiare tipiche della zona. L’obiettivo è sostenere e promuovere la loro storia, il legame simbiotico tra i crofters, il paesaggio, la comunità e le pecore per permettere loro di prosperare. Oggi alcuni cuochi hanno deciso di difendere la razza, e due di questi sono anche membri dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi: Wendy Barrie, leader in Scozia per il progetto dell’Arca del Gusto, e Fred Berkmiller, patron chef de L’escargot bleu & L’escargot blanc, quest’ultimo vincitore del Scotland Food and Drink Excellence Award 2017 per lo Scottish Sourcing. Nonostante l’unicità del sapore delle carni e i diversi usi della lana, la razza è in declino a causa dell’impoverimento della popolazione dell’isola, della complicata logistica dei macelli e del numero sempre minore di produttori.
«A giudicare dai commenti che riceviamo per le nostre ricette a base di carne delle North Ronaldsay, i nostri clienti apprezzano» – dice Fred Berkmiller. «Siamo felici di sostenere i crofters di North Ronaldsay e aiutare a preservare una razza che potrebbe scomparire troppo facilmente».
«Questa è una razza assolutamente unica, legata indissolubilmente alla sua comunità e al suo territorio. Probabilmente è il ruminante più ambientale che abbiamo al mondo» – commenta Wendy Barrie.