Il 10 giugno scorso a Roma, la Fondazione Accademica “IUISM Sapientia Mundi” ha consegnato il Premio “Medusa”, speciale riconoscimento che corona due anni di ricerca sulle nicchie di eccellenza dei prodotti di qualità presenti nel nostro Paese, a Sebastiano Agostino Ninone, uno dei produttori del Presidio Slow Food del suino nero dei Nebrodi, in Sicilia.
«Sono molto orgoglioso del premio che ho ricevuto dalla Fondazione Accademica», sostiene Sebastiano Agostino, «e voglio condividere questo risultato con chi ha sempre creduto nel nostro progetto di salvaguardia delle tradizioni e del buon cibo. Voglio ringraziare Slow Food, che con il suo progetto dei Presìdi mi ha sempre sostenuto».
Sebastiano, insieme agli altri produttori del Presidio, alleva suini di taglia piccola e mantello scuro, allevati allo stato semibrado e brado (solo in concomitanza con i parti si ricorre all’integrazione alimentare) in un’area di 50 mila ettari di faggi e querce in gran parte all’interno di un parco naturale. Sono animali molto più simili a cinghiali, selvaggi sia nelle fattezze sia nelle abitudini, che non hanno nulla di mansueto e di domestico. Frugale e resistente, questa razza negli ultimi anni ha visto ridursi considerevolmente il numero dei capi, tanto che attualmente si può presumibilmente stimare la presenza di circa 2000 animali. Gli allevatori hanno aziende molto piccole e, nella maggioranza dei casi, sono anche trasformatori dei prodotti che, tuttavia, raramente raggiungono il mercato: vengono destinati in massima parte al consumo familiare oppure oggetto di piccoli scambi locali.
Complimenti quindi a Sebastiano Agostino e un ringraziamento doveroso a Enzo Pruiti, dirigente della locale Sezione dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura – che saputo nel tempo sposare l’impegno con quello di Slow Food portando all’attenzione nazionale i prodotti degli allevatori del suino nero dei Nebrodi – e a tutti coloro che a vario titolo si impegnano con il progetto dei Presìdi Slow Food in Sicilia.