L’Alleanza dei cuochi per la Romagna
L’Alleanza Slow Food dei cuochi si attiva per sostenere i produttori colpiti dall’alluvione
Sono passate poche settimane dall’alluvione che ha colpito la Romagna e inizia a profilarsi più chiaramente il gravissimo danno ambientale ed economico di questo evento.
Anche se in modi diversi, la produzione agricola di una delle aree più ricche del Paese impiegherà anni per risollevarsi.
Nelle aree interne, di collina e di montagna, sono le frane ad avere sconquassato un territorio tappezzato di vigneti, prati e castagneti. Molti viticoltori, in particolare nell’area di Modigliana, ma non solo, hanno perso vigneti oppure non possono accedervi per curarli. Molti allevatori hanno liberato i loro animali perché era impossibile per loro portare loro cibo e oggi hanno grandi difficoltà a raggiungere i loro mercati. Molti apicoltori hanno perso le loro api, morte perché non si sono potute alimentare o perché le arnie sono state trascinate via dalle acque e dalle frane: un grave danno in prospettiva per le produzioni apistiche e per l’impollinazione delle colture agricole.
In pianura invece è la frutticultura a essere stata letteralmente devastata e ricoperta da una coltre di fango che ha asfissiato gli alberi.
A Cervia, le saline del Presidio non esistono più, montagne di sale accumulate nelle scorse raccolte si sono disciolte.
L’invito ai cuochi dell’Alleanza Slow Food e ai locali della guida Osterie d’Italia è diacquistare i vini delle cantine romagnole e dell’Appennino bolognese e di proporli nei loro locali in tutta Italia fornendo così risorse finanziarie necessarie ai produttori per riprendersi e ricominciare le attività.
Si stanno organizzando anche eventi di raccolta fondi nei ristoranti, con cene a quattro mani, in cui i protagonisti saranno i prodotti locali di aziende agricole di piccola scala, di cui vi racconteremo nelle settimane a venire.
L’invito a tutti è: beviamo vini di Romagna!
Tin bòta ❤️
Qui è disponibile un primo elenco di aziende vitivinicole che hanno subito danni diretti, ma tutte le aziende del territorio sono state in qualche misura colpite.
Anche le cantine e gli altri produttori che non hanno avuto danni alle strutture e alle vigne, saranno coinvolti nei mesi a venire dai disagi dovuti alle frane che hanno interrotto le strade che portano alle loro aziende. Qualunque aiuto a un’azienda del territorio servirà a risollevare il tessuto economico di questa regione.
Questa iniziativa è realizzata in collaborazione con la Slow Wine Coalition e con l’associazione Tempi di recupero, che ha sede a Faenza.