Basta spreco
Il sistema alimentare mondiale è responsabile del 29% delle emissioni di gas serra, eppure ogni anno, secondo la Fao, sprechiamo senza pensarci troppo un terzo del cibo che produciamo. Possiamo dire che il 28% della terra quindi è coltivata inutilmente, perché i suoi prodotti sono buttati via.
I dati disponibili sullo spreco alimentare nel settore della ristorazione ci dicono che questo settore è di cruciale importanza. In Europa è responsabile del 14% (“European Commission. 2014. Impact Assessment On Measures Addressing Food Waste To Complete Swd (2014) 207 Regarding The Review Of Eu Waste Management Targets. Brussels”) del cibo sprecato, e la maggior parte dello spreco avviene nella fase di preparazione dei cibi (“Overview of Waste in the UK Hospitaly and Food Service, WRAP 2013“).
I costi dovuti allo spreco alimentare corrispondono al 12% del totale speso per acquistare ingredienti.
Evitare lo spreco alimentare è importante. Non gettare il cibo avanzato dai tuoi clienti, ma proponi loro di portarsi a casa in una food-bag gli avanzi di cibo o le bottiglie di vino non consumate.
È importante anche la costruzione del menù: proponi ricette che utilizzano tutte le parti dei vegetali e che riducono al minimo gli scarti, cucina tutte le parti degli animali, anche il “quinto quarto”.
Molte ricette di un tempo erano pensate per utilizzare al meglio tutto quanto si aveva a disposizione. Il recupero della tradizione, unita a una nuova consapevolezza ambientale, può dare vita un sistema alimentare più sostenibile e, al tempo stesso, continuare a celebrare il piacere del cibo.
Se vuoi più informazioni e nuove idee per ridurre lo spreco alimentare, consulta il sito di Tempi di Recupero (troverai consigli, ricette, ma anche eventi, per mettere in pratica quotidianamente la sostenibilità). Tempi di recupero ha realizzato anche una locandina, per ricordare gli aspetti più importanti da tenere a mente, se sei vuoi evitare inutili sprechi.