Quest’anno al World Disco Soup Day (il 25 aprile) sono riuscita a lanciare un nuovo progetto contro lo spreco alimentare per i bambini: “I Value Food”, per portare nelle case la consapevolezza che sprecare il cibo ha un enorme impatto sul cambiamento climatico e che possiamo tutti contribuire a ridurre le emissioni di CO2 con una maggior attenzione agli sprechi alimentari. Ho portato il messaggio “I Value Food” presso gruppi e comunità, luoghi di lavoro, chiese, moschee e scuole. La mia prima richiesta è stata di diffondere informazioni sullo spreco alimentare per il nostro evento “I Value Food”; poi ho cercato modi concreti per aiutare gli interlocutori a evitare o ridurre gli sprechi, ad esempio donando cibo extra proveniente dagli orti Slow Food (dal Sesay Family Garden in particolare), o avviando un programma di compostaggio nell’orto. Ho anche voluto trasmettere l’idea che il cibo è l’elemento che ci unisce tutti. E riconnetterci al cibo andando a comprendere i processi attraverso cui viene prodotto, ci aiuta ad apprezzare il suo valore e la sua produttività. Informatevi su come si producono gli alimenti e andate a conoscere i contadini! Gli Orti Slow Food rappresentano un meraviglioso successo nella vita di molti. (Luglio 2022)
——- Oggi mi sveglio con il sorriso, guardando i frutti del mio lavoro. Il mio orto è rigoglioso, ed è il risultato della coltivazione lenta. L’orto della famiglia Sesay in effetti è stato un meraviglioso successo nelle vite dei miei familiari. L’iniziazione all’orto per me ha rappresentato la soluzione alla mia confusione, al mio senso d’inutilità e sofferenza; mi ha aperto la via verso una potente comprensione del legame tra lo scopo della mia vita e la volontà dei miei avi. Molti anni più tardi, dopo Terra Madre 2018, al rientro a casa mi sono sentita pienamente motivata e carica – la miccia innescata, e mi ha dato la propulsione per diffondere la filosofia di Slow Food in tutto il Paese. È così, trasmettendo la mia idea, che mi sono resa conto di quanto la mia generazione si trovi preda di un enorme paradosso. E tutto a un tratto per me sono diventati importanti la difesa dei popoli tribali, della loro visione del mondo e del loro stile di vita. Ma mentre l’Occidente è immerso nel dibattito su cosa significhi preservare una cultura, il mondo indigeno è consapevole di avere già perso questa battaglia. A me pare chiaro che nel momento in cui una data cultura inizia a parlare di preservazione, significa che ha già trasformato le altre culture in specie a rischio. Poi ci sono quelli (Slow Food) che invece vogliono che la cultura indigena rimanga. In quest’ottica mi sento un canale a doppio senso per la trasmissione di informazioni – sia un ponte sia una via allo stesso tempo. Accettando di muovermi tra questi due mondi, cerco quindi di riportare una qualche forma di equilibrio. (Luglio 2022)
Uganda
Khemis Joel, Uganda Slow Food sostiene i migranti di ritorno aiutandoli a soddisfare il fabbisogno alimentare quotidiano attraverso l’orticoltura. Joy e altre 5 famiglie sono sudanesi di ritorno dal campo profughi di Rhino, in Uganda, e attualmente vivono nella città di Yei, nel Sud-Sudan. Col supporto della rete di consulenti per agricoltori biologici di Yei, si sono uniti per fondare un orto comunitario in cui coltivano prodotti agricoli locali con cui sostengono il fabbisogno delle loro famiglie. Un altro esempio di Comunità Slow Food che fornisce cibo buono, pulito e giusto a persone svantaggiate. (Giugno 2022)
Faith Ndugu, Kenya
Grazie al crescente interesse nei confronti del cibo, dei sistemi alimentari e dell’alimentazione, gli orti scolastici vengono ormai riconosciuti come una piattaforma di apprendimento su queste tematiche. GEEP KENYA insegna ai bambini e alle loro famiglie o comunità come costruire e attuare pratiche e comportamenti sani in relazione al cibo. È fantastico vedere con quale impegno i bambini si dedicano all’apprendimento di queste nuove abilità. Questo è successo oggi pomeriggio con i membri del club 4K della scuola per l’infanzia alla Rwegetha Primary School. (Luglio 2022)
Non ci sarebbe un modo migliore per segnare l’inizio del secondo quadrimestre se non con una visita di monitoraggio e valutazione presso il club 4K della Rwegetha Primary school. È incoraggiante vedere come gli orti stanno migliorando il programma di alimentazione scolastica e fornendo sostegno ai nuclei con orfani e bambini vulnerabili. Il sistema di monitoraggio ha dato allo staff di GEEP KENYA l’opportunità di vedere i progressi, il successo e le sfide che affrontano gli aderenti al club. Per un cibo buono, pulito e giusto per tutti! (Luglio 2022)
Con gli attuali prezzi alimentari e la dura crisi economica che stiamo attraversando, garantiamoci tutti l’accesso al cibo coltivando orti domestici in ogni casa! Sfruttiamo al massimo gli spazi che abbiamo a disposizione e diventiamo innovativi, utilizzando le nostre risorse locali! (Luglio 2022)
Camara Soumbalako, Guinea Conakry Per realizzare la filosofia di Slow Food “buono, pulito e giusto” in Guinea, l’orto comunitario MALAL accompagna l’orto scolastico della Kinyaya School. Durante le vacanze, alcune bambini e insegnanti della scuola si riuniscono per garantire continuità e mandare avanti attività come la semina e il trapianto di diverse colture. (Giugno 2022)
Uganda
Edie C. Mukiibi, Uganda
“I membri dello Young Farmers Club, della Kyere Primary School, distretto di Serere, hanno imparato come coltivare e mantenere un orto utilizzando bottiglie di plastica, che vengono riempite di acqua e forate con dei piccoli buchi sul fondo per il rilascio lento dell’acqua nel suolo, in piccole quantità: un utile metodo di irrigazione durante la stagione secca. Gesti piccoli, ma di forte impatto, per costruire sistemi alimentari locali resilienti contro i rischi del cambiamento climatico. Grazie al progetto degli Orti Slow Food in Africa.
“Oggi abbiamo distribuito strumenti e attrezzi da giardinaggio agli orti comunitari di Musokin e Kipkitur, situati nella regione di Baringo e aderenti al progetto Orti Slow Food in Africa. Questo permetterà alle due comunità di attivare orti che serviranno da classi all’aperto per l’apprendimento agroecologico – classi senza muri, aperte ai membri delle comunità, per aumentare la produzione di cibo buono, pulito e giusto nella regione. (Marzo 2022)
Kenya
Eskender Mulugeta, Etiopia
Sistema alimentare locale e cambiamento climatico in Etiopia! La ragione principale per la quale dobbiamo intraprendere e sviluppare il cammino verde dell’agroecologia è che si tratta dell’unico modo per sostenere il settore agricolo date le attuali condizioni del contesto ambientale globale. (Giugno 2022)
Yeeeeeeees! Formazione sulla filosofia di Slow Food seguita dalla consegna di materiali presso la comunità di Bagaré il 5 giugno 2022. In questa occasione è stata presentata la realizzazione di una butte sandwich, al fine di ampliare la prospettiva sui metodi agroecologici. Slow Food Burkina ! Slow Food for all Nations! (Giugno 2022)
Dalla pagina Facebook di Slow Food International L’aggiornamento di oggi arriva dal Mali, dalla Sirakoro Dounfing school di Bamako, parte della rete #SlowFoodEducation. Il cuore pulsante delle attività è l’orto scolastico, dove a coordinare le esperienze didattiche c’è Adama Thiam, che dirige anche la scuola e la Rete Giovane Slow Food in Mali. Gli studenti sono coinvolti in diverse attività nell’orto scolastico, che vanno dalla costruzione e cura di aiuole e vivai alle tecniche di trapianto, senza dimenticare attività specifiche come i laboratori dedicati ai semi o all’educazione al gusto, che suscitano sempre grande entusiasmo nei bambini. La scuola ha anche condotto una campagna di sensibilizzazione sui sacchetti di plastica. L’orto della Sirakoro Dounfing school lavora in gemellaggio con Slow Landes (Francia), una collaborazione che si basa sulla condivisione di esperienze e buone pratiche, sessioni di formazione online e scambi puntuali di testimonianze video per narrare e trasmettere le rispettive attività didattico-educative.