La cucina circolare e antispreco di Raffaella Gangini

Sul tema dello spreco alimentare si agisce – anche e soprattutto – in cucina, tra mixer e fornelli, frigo e pattumiera.

Ecco perché dalle lezioni teoriche di Food to Action con gli esperti ci spostiamo nella cucina di Raffaella Gangini con una lezione di In cucina con Slow Food a tema “cucina svuotafrigo”.

Una cuoca cucinante

Lei, Raffaella Gangini, è una cuoca preziosa dell’Alleanza Slow Food, anche se non vorrebbe che la definissimo così.

Foto di Franco Cogoli

«Non mi sento una cuoca ma più qualcuno che cucina e trasforma gli ingredienti. Per questo mi piace definirmi “cucinante”. La cucina è la mia passione, non riesco a starle distante». Confermo! Infatti, la prima volta che ho provato a contattare Raffaella, ancor prima della sua voce ho sentito il suono di pentole e mestoli con cui armeggiava.

«La cucina mi ha sempre dato una sensazione di nido sicuro e benessere. Sono nata in una famiglia numerosa di agricoltori e io, la più piccola, restavo sempre a casa con mia nonna, le zie o mia madre che passavano il loro tempo in cucina. Ho imparato così che il cibo è amore, tanto che da piccola lo davo anche alle mie bambole.

Gli ingredienti e il modo in cui li cuciniamo sono rappresentativi dell’amore e della cura che si ha per sé e anche per il territorio, che – non dobbiamo dimenticarlo – abitiamo e condividiamo con altri».

Un agriturismo contro gli sprechi

Raffaella porta avanti da sola, e non senza difficoltà, l’azienda agricola e l’agriturismo Le Caselle di San Giacomo delle Segnate (Mn). Uno spazio che è un ottimo esempio di autosussistenza, produzione e cucina circolare.

«Sul tetto dell’azienda abbiamo i pannelli solari per l’acqua con cui coltiviamo cereali in estensivo e biologico. Non solo, abbiamo l’orto per servire l’agriturismo e trasformiamo tutta l’eccedenza in prodotti che vendiamo nell’azienda agricola. Con i pomodori non maturi ho pensato di fare una salsa verde, i pomodori più piccoli o gli ultimi rimasti vengono essiccati e diventano un buonissimo paté di pomodori secchi e zucchine. Ma il nostro prodotto forte è la mostarda – racconta con una nota di orgoglio nella voce -. Attenzione però, noi seguiamo la ricetta mantovana che è diversa dalla cremonese perché non richiede la frutta intera ma a pezzi, così possiamo utilizzare lo scarto».

Per non buttare niente Raffaella ha anche imparato a fare i canditi con gli scarti della frutta che magari non è bellissima da vedere ma non merita di sicuro la spazzatura. «Ad esempio, la buccia della zucca che viene sempre scartata -. Ma la cuoca ci assicura che – di questo parleremo nel corso».

Allora abbiamo chiesto a Raffaella: per chi è pensata la lezione di In cucina con Slow Food?

«Voglio che sia un momento utile per tutte quelle persone che lavorano tanto e non hanno tempo di cucinare. Vorrei semplificare la loro vita semplificando le preparazioni. Se riusciremo in questo, penso che potremmo anche riuscire a risparmiare sullo spreco.

Chi non ha due patate cotte in frigorifero? Che dopo appena 24 ore iniziano a diventare nere e non essere più invitanti. Chi non ha due pezzetti di formaggio avanzati? Che, se non li salviamo, rischiano di fare presto la muffa e finire nella spazzatura. O due pezzi di broccolo, una purea di zucca o qualsiasi altra verdura. Sono tutti avanzi che ingombrano il frigo e ci fissano facendoci sentire in colpa per non avere più voglia di servirli in tavola. Il mio obiettivo è di trasformarli in risorsa per una cena gustosa e antispreco».

Iscriviti alla lezione di In cucina con Slow Food!

La lezione fa parte della formazione gratuita per i soci Slow Food: la Food to Action Academy. Se non sei socio o socia puoi unirti a noi qui.

Puoi partecipare gratuitamente all’appuntamento
con Raffaella Gangini:
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In cucina con Slow Food, a lezione con i cuochi dell’Alleanza è realizzato grazie al contributo di Pastificio Di Martino, QBA – Quality Beer Academy di Radeberger Gruppe e Acqua San Bernardo.

Il progetto dell’Alleanza Slow Food dei cuochi, invece, è sostenuto da Arix, Pastificio Di Martino e Acqua S. Bernardo.

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