La zucca, originaria dell’America latina centrale, fu uno dei primi ortaggi insieme alla patata e al pomodoro, a essere importata in Europa dopo la scoperta dell’America. Oggi il mercato offre una grande varietà di zucche che si differenziano tra loro per forma e dimensioni del frutto. In Campania la coltivazione tradizionale è quella della ‘zucca lunga di Napoli’ detta anche ‘cucozza zuccarina’. L’origine di questa coltivazione è individuata nella zona dell’Agro Nocerino-Sarnese, ed, oggi, è diffusa in tutti gli orti della provincia Napoletana. La zucca lunga napoletana è detta anche ‘zucca piena di Napoli’. Appartiene alla specie Cucurbita moschata: è una specie macroterma, annuale, a rapida vegetazione e presenta il fusto erbaceo, lungo ed angoloso. L’apparato radicale è fibroso, ramificato alla base ed in gran parte diffuso nello strato superficiale di terreno. Le foglie sono reniformi, con 5-6 lobi appena accennati, di colore verde scuro con screziature più chiare, con presenza di cirri robusti. I fiori sono portati all’ascella delle foglie, e hanno una corolla di colore giallo intenso; quelli maschili compaiono per primi e sono caratterizzati da un lungo peduncolo; quelli femminili presentano un peduncolo corto che sorregge l’ovario dal quale avrà origine il frutto a fecondazione avvenuta. Il frutto è un peponide di forma clavata, ricurvo e rigonfio all’apice, lungo 60-70 cm (eccezionalmente 100) e con un diametro di 15-20 cm; il suo peso è, mediamente, di circa 20-25 Kg; la buccia è liscia, sottile e di colore verde chiaro o verde scuro. E’ completamente piena di polpa di colore rosso-arancio, soda, dolce e di sapore muschiato. Presenta una cavità spostata all’estremità che contiene il sistema placentario in cui sono presenti numerosi semi di colore bianco, grigio-bruno, ovali, appiattiti, leggermente rugosi e con l’orlo marginale nettamente rilevato. La zucca è un ortaggio che ben si adatta ai diversi tipi di suolo; infatti può essere coltivata anche su suoli argillosi ben strutturati, ma preferisce, comunque, suoli profondi, freschi e ben drenati, ricchi di sostanza organica. Il ciclo colturale è primaverile/estivo. La zucca lunga di Napoli si semina direttamente in pieno campo, tra aprile e maggio. La raccolta avviene da fine luglio a settembre e, se le zucche vengono conservate in luoghi ben ventilati, all’ombra e protetti dal gelo, rimangono fresche anche per diversi mesi. Si può consumare cruda (nelle insalate), marinata, cotta al vapore o al forno, e può essere impiegata in preparazioni salate come in quelle dolci.Oggi la zucca lunga napoletana rischia di scomparire perché è coltivata in quantità molto ridotte.
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