Zotolo

Arca del Gusto
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I veneziani definiscono “zotolo” una persona senza una collocazione, senza uno scopo preciso. Per questo nel tempo hanno chiamato con lo stesso appellativo una seppiolina che, benché apparentemente di scarsa rilevanza rispetto ad parenti più illustri, nel tempo ha saputo ricavarsi un ruolo nella cucina della laguna.

Gli zotoli (Sepiola rondeleti) sono rari e vengono istintivamente gettati nella cassetta delle comuni seppie quando i pescatori ritirano le reti e selezionano il pescato. Sono però diverse nella forma e nel colore. La difficoltà sta nel distinguere questa varietà di seppia dalle altre, come la Sepiola affinis o la Sepiola robusta.

Lo zotolo fa parte della famiglia dei cefalopodi. Ha un corpicino a sacco da cui fuoriescono la testa, con occhi sporgenti, e dieci tentacoli con cromatofori. Quelli cefalici sono corti con due file di ventose, quelli tentacolari sono più allungati. È una specie di piccole dimensioni: nella femmina il mantello non supera i 6 centimetri, nel maschio i 2,5 centimetri. La colorazione è rossastra, tendente al marrone scuro sul dorso. La sua dieta è composta da invertebrati acquatici, in particolare crostacei, e da pesci. Si riproduce tra marzo e novembre.

Lo zotolo si trova nel Mar Mediterraneo e anche nel nord dell’Oceano Atlantico. È comune lungo le coste italiane, in particolare nella laguna veneta, poiché predilige fondali bassi e sabbiosi. Nuota in zone ricche di vegetazione acquatica, in particolare nelle aree in cui si trova la Posidonia.

E’ composto per la maggior parte di acqua e contiene pochissimi grassi. Come gli altri molluschi della sua specie è ricco di proteine e di sali minerali, tra cui il fosforo e il selenio, che protegge dalle malattie cardiovascolari. Può essere usato come ingrediente per preparare primi piatti di pasta: in bianco o in umido con pomodoro, nei risotti o nel fritto di mare alla veneziana.

Nonostante la sua presenza nella tradizione alimentare locale, è difficilmente reperibile sul mercato e sempre più spesso i pescatori lo usano solo come esca per catturare prede più grandi.

Lo scarso utilizzo nella ristorazione negli ultimi anni rischia di farlo dimenticare del tutto mentre, al contrario, è uno degli ingredienti storici della cucina locale.

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Territorio

NazioneItalia
Regione

Veneto

Altre informazioni

Categorie

Pesce, frutti di mare e derivati

Segnalato da:Chef Loris Indri, Hôtel Londra Palace, Relais & Châteaux