La lavorazione degli egonori (Campylaephora hypnaeoides) è chiamata "ugo" nella provincia di Tango, ed è tradizionale nelle città di Miyazu e Ine.
L’egonori è un’alga dal tallo cespuglioso e filamentoso, alto 10-20 cm. La sua consistenza è morbida, leggermente gommosa. Forma masse aggrovigliate di colore rosso scuro, con tonalità dal viola al giallastro. La ramificazione è dicotomica, in tutte le direzioni. Cresce su un substrato pietroso ma si sviluppa anche su altre alghe quali la Sargassum, la Cystoseira e la Coccophora, preferibilmente in acque calme e poco mosse.
In alcune aree costiere della provincia di Tango, il divieto di pesca dell’egonori viene revocato intorno a luglio. La quantità che si può raccogliere e la disponibilità varia di anno in anno: quando il raccolto è abbondante, viene essiccato e conservato per un uso successivo. L’alga non cresce infatti ogni anno, ma necessita 4-5 anni. Le conoscenze popolari affermano che si può ottenere un buon raccolto ogni 10 anni.
La raccolta avviene con l’utilizzo di uno strumento a forma di chiave che ne facilita la cattura; al porto gli egonori sono poi ripuliti dei frammenti delle altre alghe con le quali cresce. La pulitura è manuale. Gli egonori vengono poi asciugati al sole.
Per ottenere l’ugo è necessario far bollire gli egonori essiccati in acqua calda e lasciar raffreddare il brodo. Una volta raffreddato, il brodo avrà la tipica consistenza gelatinosa. L’ugo si consuma con salsa di soia allo zenzero.
Oggi è difficile da trovare sul mercato, è un alimento tradizionale sempre più raro, nonostante in passato abbia giocato un ruolo fondamentale per l’autosufficienza delle popolazioni locali.
L’ugo è inoltre essenziale per le celebrazioni e i rituali buddisti. Lo si taglia e lo si posiziona su foglie di loto per servirlo davanti al Buddha. Inoltre, l’alga è usata anche per le offerte e per i rituali scintoisti.
L’assunzione dell’ugo prima o durante un pasto incide sull’aumento del livello di glucosio nel sangue, attenuando la disfunzione endoteliale indotta dal glucosio.
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