Totuava
Il totoaba, noto anche come totuava, è un pesce marino endemico del Golfo della California centrale e settentrionale in Messico. È stato trovato anche nel delta del fiume Colorado prima che le dighe interferissero con la sua migrazione. È fortemente legato ai popoli indigeni Yaqui, Seri e Cucupa. Il suo nome deriva dalle parole Yaqui “totoli”, che significa uccello, e “buaua” (mangiatore insaziabile). Ha iniziato a essere venduto commercialmente nel nord del Messico intorno al 1910 e nel 1970 era pescato aggressivamente ed esportato soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, a prezzi molto alti. Purtroppo, a causa della pesca intensiva e della distruzione del suo habitat, la popolazione si è ridotta drasticamente e oggi il totoaba è considerato una specie a grave rischio di estinzione. È inserito nell’elenco della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES), nella Lista Rossa IUCN delle Specie Minacciate e nell’Endangered Species Act. Non può essere pescato né consumato. Il 16 aprile 2015, Enrique Peña Nieto, presidente del Messico, ha annunciato un programma di salvataggio e conservazione del pesce totoaba.
Il totoaba è uno dei pesci più grossi della famiglia Sciaenidae: può arrivare fino a 1,8 metri di lunghezza e 110 kg di peso. Da aprile a maggio migra fino al delta del Colorado per deporre le uova. Si nutrono di pesci più piccoli e gamberetti. Il totoaba può vivere fino a 19 anni, ma l’età media di riproduzione non inizia finché il pesce non raggiunge i sei-sette anni di età.
La carne del totoaba è molto apprezzata per il suo sapore e consistenza. Durante i festival di Seri il pesce viene pescato e accantonato per qualche tempo su un letto di bastoni. Successivamente viene arrostito lentamente su un fuoco aperto, e poi irrorato con i suoi succhi.
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