Il belmonte è un pomodoro importato nei primi del Novecento dall’America dall’emigrante belmontese Guglielmo Mercurio. Il sapiente lavoro dei produttori locali ha fatto sì che questo ortaggio giungesse ai nostri giorni “in purezza” e che si formassero delle selezioni familiari.
A forma di cuore di bue, molto grande (può raggiungere il peso di un chilo e mezzo), colore rosa che vira al rosso a maturazione ultimata, il belmonte è venduto solo sul mercato locale e la sua distribuzione raramente supera i confini provinciali: ciò, al variare anche minimo della produzione, lo espone a forti oscillazioni di prezzo, a tutto svantaggio dei piccoli produttori. Alto appare il rischio che questa coltura tanto legata al territorio possa essere dimessa.
Tagliato a fette di grandi dimensioni veniva definito in passato la “carne dei poveri”.
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